Risparmio per i giovani: fiducia e informazione sui social tra gli aspetti chiave

Giunta alla sua quinta edizione, anche quest’anno ottobre è il mese dedicato all’educazione finanziaria per iniziativa del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria. Un susseguirsi di eventi ed iniziative per diffondere la cultura del risparmio tra i cittadini. Tra questi, una ricerca dedicata al grado di alfabetizzazione degli italiani in tema di risparmio e investimenti con il secondo Osservatorio Internazionale Edufin 2022. In particolare la surveyla finanza secondo le nuove generazioni” condotta da Picted Asset Management (gruppo bancario specializzato nella gestione dei patrimoni e di asset management) in collaborazione con Finer – Finance Explorer (istituto di ricerca) si è focalizzata sull’approccio alla materia da parte dei giovani. 

Il campione è composto da più di 5.000 persone, di cui la metà non investitore, appartenenti soprattutto alla generazione dei Millennial (o Y – nati tra il 1981 e il 1996) e alla generazione Z (nati tra il 1997 e il 2006) e segmentati per tipologia ed entità del patrimonio finanziario. 

Come riportato da Milano Finanza – MFAdvisoryHouse, al centro dell’analisi quattro aspetti essenziali.

1. La fiducia delle persone nei confronti degli operatori del settore finanziario e nelle istituzioni.

Da questo punto di vista è emerso come ci sia ancora scarsa fiducia per banche ed assicurazioni, mentre appare cruciale il ruolo dei docenti. Più in particolare, una parte del campione riconosce una responsabilità maggiore alla mancanza di riferimenti a livello scolastico in temi finanziari. Inoltre, cresce il numero di chi si affida a community e influencer (noti anche come informal advice). Tra i Millennials, invece c’è fiducia per i consulenti finanziari mentre per la generazione precedente (Boomers), prevale il commercialista.

2. L’attitudine al risparmio tra le diverse generazioni

Sotto questo aspetto, invece, rispetto al passato è cresciuto l’interesse per la finanza e proprio Millennials e GenZ, che sono tra coloro che di più desiderano aumentare le proprie conoscenze. 

Più nel dettaglio, come riportato anche su un articolo di Focus Risparmio del 5 ottobre scorso, ben il 35% si ritiene molto interessato alla finanza, rispetto al 27% del 2021.  

Consapevoli di saperne di meno, infine, donne e giovani.

3. I canali preferiti per orientarsi ed informarsi sui temi di risparmio e finanza

Ancora prima dei canali prediletti per informarsi, un dato rilevante è che un terzo degli intervistati italiani ritiene di non trovare contenuti interessanti. Più in particolare, come riportato Focus Risparmio, c’è anche una difficoltà diffusa nel comprendere gli argomenti, coerentemente con chi ha risposto di ritenere in generale la materia complessa. Inoltre, in molti ritengono che i contenuti siano o troppo banali o troppo complessi.

Su Focus Risparmio – “I giovani conoscono poco la finanza, ma vorrebbero saperne di più” del 5 ottobre 2022.

In minoranza, chi ritiene di non avere tempo a sufficienza, anche se comunque solo un quinto dei rispondenti dichiara di dedicarsi con costanza all’informazione del settore.

Tornando al tema dei canali maggiormente utilizzati, ormai i social network risultano centrali per l’educazione finanziaria e, come riportato su Milano Finanza, in maniera trasversale: “Facebook è il mezzo preferito tra donne e Boomer; i Millennials prediligono Instagram, mentre la Gen Z si affida a Whatsapp e, in crescita, Telegram”. Questo, ovviamente, purché utilizzati in modo corretto.

 

4. La posizione nel nostro Paese rispetto ad altre grandi economie europee, quali Francia, Spagna, Germania e Regno Unito

Da questo punto di vista, il Regno Unito risulta sopra la media per quanto riguarda il grado di alfabetizzazione finanziaria, mentre siamo abbastanza allineati con Germania e Francia. 

 

Realizzazione dei progetti di vita e la gestione oculata del risparmio

Per gli italiani è emerso come siano molto importanti come obiettivi da raggiungere, grazie ad una maggiore conoscenza del settore finanziario, la realizzazione dei progetti di vita e la gestione oculata del risparmio

Del resto, poter compiere delle scelte finanziarie con impatti anche rilevanti per il proprio futuro, sia esso più prossimo o di lungo periodo, passa inevitabilmente per la conoscenza e la consapevolezza. Oltre ad un impegno degli operatori privati del settore, quindi, è emerso come sia fondamentale un cambio di passo anche nell’ambito delle istituzioni, a partire, come anticipato, dai docenti e dalle scuole. 

A dover cambiare, in coerenza con le istanze delle nuove generazioni, anche il linguaggio con cui si fa informazione, anche abbassando l’età dei comunicatori, così da avvicinarsi ai giovani, ossia proprio coloro che ne hanno più bisogno. 

 

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