Risparmio fai da te? Meglio un fondo pensione

Ognuno cerca di gestire i propri risparmi previdenziali al meglio, chi sotto il materasso, chi lasciandoli giacenti sul proprio conto corrente e chi ancora, investendoli nei mercati finanziari. In quest’ultimo caso è possibile scegliere di gestire da sé, in autonomia i propri risparmi, oppure, chiedere consiglio a un esperto o affidarsi ad un gestore specializzato. Tuttavia, quando si parla di risparmio gestito è più che mai importante affidarsi ad un professionista e a confermarlo è il report elaborato da The People’s Pension e State Street Global Advisors i cui risultati sono stati riportati, in data 29 luglio, da We Wealth.

Il report mette in guardia i risparmiatori inesperti cosiddetti “fai da te” dall’alta probabilità di perdere una buona parte di quanto investito a causa di una selezione non oculata dei titoli in cui investire le proprie risorse. Questo rischio dipende in gran parte da comportamenti che potremmo definire dei risparmiatori inesperti e che, soprattutto nel lungo periodo, possono portare a un importante svalutazione del prezioso risparmio previdenziale.

 

Quali sono i comportamenti da evitare? 

Il report elaborato da The People’s Pension e State Street Global Advisors isola quattro diverse tipologie di comportamento tipico per un investitore inesperto:

1) Tutto subito: chi si focalizza esclusivamente sulle alte performance perde normalmente fiducia al primo segnale di mercato al ribasso. Questa mancanza di fiducia nei mercati porta a compiere uno degli errori più comuni e cioè, acquistare ad alto prezzo e vendere basso. Questo comportamento porta ad avere nel complesso pessimi rendimenti in quanto si acquistano unicamente titoli che sono già alti mentre si vendono titoli che in quel momento non rendono, svalutandoli.

2) All inn: investendo i risparmi in un unico settore o in un unico titolo non si ha un’adeguata diversificazione degli investimenti e questo porta inevitabilmente a dei rischi elevati: se quel singolo settore o titolo vanno male allora il rischio è esponenziale.

3) Il prudente: chi ha un profilo di rischio molto prudente tende ad investire il proprio patrimonio secondo una linea molto conservativa che porta, soprattutto nel lungo periodo, a rendimenti inevitabilmente molto contenuti se non addirittura nulli.

4) Il distratto: investire è un lavoro a tempo pieno dunque, chi non ha abbastanza tempo per seguire e rivedere con costanza la propria strategia di investimento rischia di ritrovarsi con un paniere di titoli non più performanti e dunque una strategia ormai obsoleta e di conseguenza non più efficiente.

 

Quando si parla di risparmio previdenziale la cosa più saggia è quella di affidarsi a un esperto del settore che aiuti il risparmiatore privato ad individuare il prodotto più efficiente per il proprio profilo sia sotto il punto di vista dei costi ma anche della gestione.

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