Ma non è l’unica finalità; infatti, grazie al risparmio accumulato in un fondo pensione integrativo è possibile anticipare il pensionamento accedendo alla RITA, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata.
Anticipare la pensione con la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata
Il Sole 24 ore e Corriere della Sera ne hanno fatto degli approfondimenti, per le sue grandi potenzialità ed i problemi di fondo che è chiamata a risolvere: primo fra tutti, l’aumento dell’età pensionabile. Questo è l’elemento che maggiormente ha contraddistinto le riforme pensionistiche a sostegno del sistema previdenziale degli ultimi vent’anni. Il fatto che si possa andare in pensione in età sempre più avanzata rispetto al passato è un fattore rilevante non solo per il lavoratore stesso, ma anche per le aziende.
A rilevarlo è un recente articolo del Sole 24 ore che sottolinea come il conseguente invecchiamento della forza lavoro, insieme ad un disallineamento con le competenze professionali richieste dal mercato, siano alcune delle sfide cui le aziende italiane devono far fronte cercando di ridurne gli impatti negativi in termini di minore produttività aziendale.
Andare in pensione: rimedi all’aumento dell’età pensionabile
Tra queste, lo stesso articolo distingue opportunamente tra misure utilizzabili dalle società nel “breve termine” ed altre utili nel “medio-lungo termine”. Tra le prime si inseriscono l’ape aziendale o l’isopensione, cioè misure che accompagnano nell’immediato il lavoratore ormai prossimo al pensionamento alla sua fuoriuscita dal mercato del lavoro.
Pensione anticipata: il ruolo della previdenza integrativa
Si tratta di una “rendita ponte” tra la cessazione dell’attività lavorativa ed il pensionamento, cui l’aderente ad un fondo pensione può accedere entro il limite massimo di 5 anni prima dell’età pensionabile sotto forma di rendita godendo di una tassazione agevolata. Inoltre, in caso di inoccupazione per un periodo superiore a 24 mesi, il pensionamento può essere anticipato con la RITA fino ad un massimo dieci anni.
In questo caso il tempo è un fattore determinante perché prima il lavoratore si iscrive ad un fondo pensione, maggiore sarà il risparmio accumulato e la conseguente rendita anticipata ottenibile.
Avendo a disposizione un periodo medio-lungo per accumulare, poi, si ha il grande vantaggio di poter monitorare ed eventualmente correggere le scelte fatte al fine di ottenere dei risultati migliori.
Come viene sottolineato nell’articolo, un lungo periodo di partecipazione al fondo pensione, una contribuzione costante e la scelta di un comparto di investimento adeguato rappresentano variabili determinanti per il conseguimento di questa rendita. In particolare, l’obiettivo indicato dall’articolo è quello di verificare se a partire da un’età stimata intorno ai 62-64 anni, gli aderenti possano percepire una rendita dal fondo pensione pari al 60-80% dell’ultimo stipendio. Ma non solo, è importante che il lavoratore, una volta ricevuta la RITA, conservi una parte delle risorse accumulate nel fondo pensione per integrare nel tempo la pensione pubblica con una pensione integrativa.
In questo senso le Istituzioni e, soprattutto, le aziende ricoprono un ruolo strategico in quanto chiamate a svolgere un’attività di comunicazione mirata a supportare i lavoratori nelle decisioni a tutela del proprio futuro.
RITA: conviene?
Per godere al meglio della sua utilità, l’articolo del Corriere della Sera evidenzia la necessità di avere un “tesoretto” a disposizione. La RITA, infatti, non si affianca alla pensione pubblica come quella integrativa, ma deve essere una fonte di reddito per il tempo mancante al pensionamento.
Per chi non ha aderito alla previdenza integrativa e non ha accumulato per tempo le risorse necessarie, il Vademecum commentato nell’articolo propone una soluzione: quella di versare il TFR pregresso già maturato in azienda, per una buona base di partenza.
Pensione integrativa come rendita ponte?
Prima si fa, minore sarà lo sforzo per accumulare il proprio capitale e maggiori saranno le prestazioni previdenziali ricavabili dal risparmio nel fondo pensione.