Oggi, nell’Unione Europea, una persona su cinque ha più di 65 anni e si stima che questa proporzione varierà, arrivando a contare un over 65 ogni tre persone, nell’arco di vent’anni. Si tratta di un esercito di over 65enni ai quali, secondo le stime Eurostat, verrà destinato nel 2040 un quarto delle risorse totali destinate alla spesa sanitaria europea.
Per far fronte a queste stime e garantire una vecchiaia lunga e soprattutto in buona salute il Parlamento Europeo ha presentato il Manifesto europeo per un’europa più sana. Il manifesto indica che, uno dei modi per affrontare al meglio questo trend è di cercare di contrastare il verificarsi delle malattie che più di tutte minacciano il benessere degli over 65enni. Come? Attraverso la previsione di un efficace sistema di prevenzione che deve avere come punto di partenza necessario uno stile di vita sano, da adottare fin dalla giovinezza.
A questo proposito il geriatra dell’Università della Campania, Luigi Vanvitelli, ha precisato che “la longevità è frutto delle scelte di vita e non è mai troppo tardi per cambiare le cattive abitudini. Non fumare, non bere troppo alcol, evitare di essere in sovrappeso grazie a una dieta sana e fare regolarmente esercizio fisico sono le strategie più efficaci per aggiungere qualità agli anni di vita.” Oltre a questi, “un altro fattore importante è rappresentato dall’esercizio mentale” spiega Raffaele Antonello Incalzi, presidente Sigg – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria; oltre a leggere, ascoltare musica, andare al cinema o a teatro, i contatti sociali sono essenziali per “mantenersi giovani”.
Per fare fronte a queste nuove esigenze è necessario rivedere il sistema assistenziale offerto dai Paesi e prevedere maggiori servizi per il popolo della silver age.
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