Segnali più che positivi su tutti i fronti per i fondi pensione nei primi tre mesi del 2021. Come riportato nell’ultimo aggiornamento della Covip, si è registrato un incremento delle adesioni, le contribuzioni sono tornate ai livelli pre emergenza e i rendimenti sono decisamente positivi, soprattutto nelle linee azionarie.
Quasi l’1% in più di aderenti alla previdenza integrativa in soli tre mesi
Se a fine dicembre 2020, come da ultimi dati riportati nella relazione annuale della Covip, gli iscritti alla previdenza integrativa erano circa 8,4 milioni, a marzo 2021 hanno superato gli 8,5 milioni stimati, crescendo dello 0,8% in soli tre mesi.
Fonte dati: La previdenza complementare – principali dati statistici Marzo Covip
Nei fondi pensione aperti si è registrato l’incremento maggiore, con 27.000 unità in più da fine anno (+1,6%), per un totale di 1,65 milioni di iscritti. Seguono i fondi pensione chiusi, con 18.000 unità (+1%), di cui però oltre la metà è rappresentata da adesioni di tipo contrattuale del fondo rivolto ai lavoratori del settore edile, con un totale di 3,3 milioni. Infine ai PIP (piani individuali pensionistici) hanno aderito 22.000 unità (+0,6%), che raggiungono i 3,53 milioni di iscritti.
Risparmi per la pensione integrativa ai livelli pre pandemia
Un dato decisamente incoraggiante è che gli aderenti ai fondi pensione hanno ripreso a contribuire ai livelli che si registravano prima della pandemia. Anche se come evidenziato dalla Covip nel corso della seconda parte del 2020 i risparmi versati per la pensione integrativa sono tornati a salire rispetto ai mesi di piena emergenza, i valori registrati nel primo trimestre 2021 segnano un incremento del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Fonte dati: La previdenza complementare – principali dati statistici Marzo Covip
Un forte recupero, per complessivi +3,2 miliardi di euro di contributi incassati, si è registrato in tutte le forme pensionistiche, con il picco dei fondi pensione aperti (+13,2%). A seguire i PIP (+7,9%) e i fondi pensione chiusi (+5,4%).
Anche il patrimonio gestito è aumentato nei primi tre mesi dell’anno, registrando un +4,3 miliardi da fine 2020, quando il patrimonio complessivo ammontava a circa 198 miliardi. Tenendo conto anche dei fondi preesistenti, viene raggiunto quindi un patrimonio gestito complessivo di 202,2 miliardi (+2,2%), di cui:
Fonte dati: La previdenza complementare – principali dati statistici Marzo Covip
- nei fondi pensione aperti pari a 26,3 miliardi (+3,8%)
- nei PIP pari a 40,3 miliardi (+3,3%)
- nei fondi pensione chiusi pari a 61,6 miliardi (+2,1%)
- nei fondi pensione preesistenti (vecchi PIP inclusi) pari a 74 miliardi (+1,3%)
Ottime performance per i fondi pensione: raggiunto anche il +6% medio
Come riportato dalla Covip, nel primo trimestre dell’anno il quadro economico globale si è decisamente ripreso e i fondi pensione hanno registrato ottime performance, soprattutto nelle linee di investimento maggiormente azionarie.
In particolare, i rendimenti (al netto dei costi di gestione e della fiscalità) registrati complessivamente dai fondi pensione chiusi sono pari a +1%, dai fondi pensione aperti pari al +1,9% e nei PIP ramo III (Unit linked) pari al +3,6% e nel Ramo I (gestione separata del comparto garantito) pari al +0,3%.
Rispetto alle singole linee di gestione, salvo rendimenti assestati o lievemente negativi dei comparti prudenziali, garantito e obbligazionario puro, gli altri comparti hanno registrato rendimenti positivi, fino al +6% medio, in tutte le forme pensionistiche.
Fonte dati: La previdenza complementare – principali dati statistici Marzo Covip
In particolare, i comparti azionari hanno registrato le performance migliori con il +6% dei PIP, il +4,9% dei fondi pensione aperti e il +3% dei fondi pensione chiusi. Seguono i comparti bilanciati con il +2,4% dei PIP, il +2% dei fondi pensione aperti e il +0,9% dei fondi pensione chiusi. Con l’eccezione dei PIP, valori positivi anche per l’obbligazionario misto, che registra un +0,2% e un +1,2% rispettivamente nei fondi aperti e in quelli chiusi. Valori quasi assestati o di poco negativi per i comparti obbligazionario puro e quello garantito. Infine, la rivalutazione del TFR è pari al +0,9%.
Analizzando i rendimenti su orizzonti temporali più in linea con il risparmio previdenziale, tipicamente di lungo periodo, negli ultimi dieci anni, inclusi i primi tre mesi del 2021, risultano positivi in tutte le linee di investimento e superiori alla rivalutazioni del TFR (+1,8%).
Fonte dati: La previdenza complementare – principali dati statistici Marzo Covip
Anche in questo caso si conferma il più performante il comparto azionario in tutte e tre le forme pensionistiche, con il +5,8% dei fondi pensione aperti e chiusi e il +4,9% dei PIP. Seguono coerentemente con il profilo di rischio il comparto bilanciato, quello obbligazionario e quello garantito, ad eccezione dei PIP ramo I dove quest’ultimo registra un +2,3%, rispetto al +1% dell’obbligazionario.
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