Per ciascuna tipologia di fondo pensione vengono analizzati i dati principali:
- il numero di nuove adesioni e la tipologia di iscritti
- l’ammontare dei contributi raccolti e il patrimonio complessivamente gestito
- l’efficienza degli investimenti e dei rendimenti, anche rispetto alla rivalutazione ordinaria del TFR lasciato in azienda
- i costi e gli isc (indicatori sintetici dei costi)
- le pensioni integrative erogate, in rendita o capitale, e le richieste di anticipazioni o riscatto effettuate da parte degli aderenti.
Fondi pensione aperti, PIP e fondi pensione chiusi: 155 soluzioni e più di 7 milioni di iscritti
- 43 fondi pensione aperti, con un totale di 1,343 milioni di iscritti
- 77 piani individuali pensionistici (PIP) con 2,969 milioni di iscritti
- 35 fondi pensione chiusi con 2,762 milioni di iscritti
Complessivamente, gli iscritti sono aumentati dell’8,2%, rispetto al 2016, per un totale di 703.000 nuove adesioni.
Rispetto a una platea potenziale di quasi 26 milioni di persone, occupate o in cerca di occupazione con un’età superiore ai 15 anni, poco più del 27% è iscritto ad una di queste forme pensionistiche. Il maggior numero degli aderenti si concentra nelle fasce di età centrali, tra 35 e i 54 anni, e nella categoria dei lavoratori dipendenti; seguono quelle dei lavoratori autonomi, liberi professionisti e degli altri iscritti, tra cui le persone fiscalmente a carico.
Previdenza integrativa: patrimonio gestito e contribuzione media
Il versamento medio è stato di 2.086 euro annui, nella quasi totalità dei casi le contribuzioni sono state entro il limite di deducibilità fiscale annuo di 5.164,57€
Dalla relazione emerge che circa il 38% degli aderenti ai fondi pensione aperti e il 32% nei piani individuali pensionistici ha sospeso i versamenti nel 2017. La previdenza integrativa, infatti, consente di variare, sospendere e riprendere i versamenti in qualsiasi momento e per qualunque motivo, trattandosi di investimenti a lungo termine.
Quanto hanno accumulato mediamente gli aderenti?
I fattori che incidono sull’ammontare del capitale medio accumulato sono la permanenza dell’iscritto nel fondo, l’ammontare e la regolarità della contribuzione e, per i lavoratori dipendenti, il versamento o meno del TFR.
Per importi compresi tra 30.000 euro e 100.000 euro di capitale accumulato, i fondi aperti registrano il 12% degli iscritti e i PIP il 6%.
Comparto di gestione: le scelte
In particolare, nei PIP ben il 71% degli iscritti ha scelto un comparto garantito per l’efficienza delle gestioni separate di ramo I. A seguire, il 12% aderisce ad un comparto bilanciato, il 7% ad un comparto azionario e il 3,8% ad un comparto obbligazionario.
Nei fondi pensione aperti, invece, viene preferito maggiormente il comparto bilanciato, che conta il 53% degli iscritti. Il 21% degli aderenti ha scelto un comparto garantito, il 16% un comparto azionario e l’11% un comparto obbligazionario.
I giovani fino a 24 anni preferiscono profili azionari, mentre i profili garantiti vengono scelti dagli aderenti che hanno più di 55 anni.
Rendimenti fondi pensione: positivi e superiori rispetto al TFR lasciato in azienda
Nei fondi aperti, il rendimento medio registrato è del 3,3%, nei PIP del 2,2% e dell’1,9% per il comparto garantito. I risultati più elevati, si sono registrati nel comparti a composizione prevalentemente azionaria con una media del 7,2% per i fondi aperti e del 3,2% per i PIP.
Il TFR lasciato in azienda ha avuto una rivalutazione pari all’1,7%. I rendimenti della previdenza integrativa sono stati migliori nel 2017 confermando il trend degli ultimi anni e nonostante un andamento dei mercati in alcuni anni molto perturbato. In dieci anni, il rendimento medio composto dei fondi aperti è stato del 3,3%, dei PIP del 2,8% per comparti garantiti e del 2,2% per gli altri comparti, mentre la rivalutazione media del TFR è stata pari al 2,1%.
Gli ISC medi, minimi e massimi
Gli ISC medi per comparto di gestione
Fondi pensione aperti nel dettaglio
- numero: 43 fondi e 194 comparti di gestione
- iscritti: circa 1,37 milioni
- nuove adesioni: +9,2% dal 2016, per un totale di +141.000 unità
- patrimonio gestito: 19 miliardi, il 12% in più dal 2016
- contribuzione media per iscritto: 2.270 euro
- investimenti: 43,6% in titoli di debito, 19,8% in titoli di capitale, 24,8% in OICR e 12,2% depositi
- rendimento medio generale: 3,3%
- trasferimenti in entrata: 14.014
- trasferimenti in uscita: 8.482 verso altri fondi pensione e 7.572 tra fondi pensione aperti
- anticipazioni: circa 23.000, di cui il 72% per esigenze generiche
- riscatti: 11.200, il 7% in meno rispetto al 2016 e per il 78% in misura totale
- pensione integrativa: 8.400 in capitale e 422 in rendita (+66% dal 2016)
PIP nel dettaglio
- numero: 77 PIP, di cui 35 chiusi a nuove iscrizioni
- iscritti: circa 3,1 milioni
- nuove adesioni: +7,7% dal 2016, per un totale di +275.000 unità
- patrimonio gestito: 27,6 miliardi, il 16,6% in più dal 2016
- contribuzione media per iscritto: 1.950 euro
- investimenti gestioni ramo I: 90,1% in titoli di debito, 2,3% in titoli di capitale, 2,9% in OICR e 3,4% depositi
- investimenti gestioni ramo III: 28,6% in titoli di debito,32,6% in titoli di capitale, 31,1% in OICR e 6,9% depositi
- rendimento medio comparto garantito: 1,9%
- rendimento medio altri comparti: 2,2%
- trasferimenti in entrata: 22.338
- trasferimenti in uscita: 20.003 verso altri fondi pensione e 13.759 tra PIP
- anticipazioni: circa 33.000, di cui il 65% per esigenze generiche
- riscatti: 18.000, il 29% in più rispetto al 2016 e per il 42% in misura totale
- pensione integrativa: 24.575 in capitale e 102 in rendita (+73% dal 2016)