La pensione di vecchiaia
La pensione anticipata
C’è poi la pensione anticipata contributiva prevista per chi ha iniziato a versare i contributi solo dopo il 1995 e che richiede 64 anni d’età anagrafica, 20 anni di contributi e un assegno pensionistico pari almeno a 2,8 volte quello sociale INPS, quest’anno pari a 5.954 euro annui.
Pensione quota 100
Per accedervi è necessario avere i seguenti requisiti:
- avere almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi, che è la combinazione minima per raggiungere la quota 100
- essere lavoratori dipendenti privati, pubblici o autonomi aventi l’INPS come Ente previdenziale di riferimento
- nel caso di carriere frammentate, possono essere fatti valere i contributi cumulati nelle diverse gestioni previdenziali INPS.
A partire dal 1 aprile potranno richiedere la pensione quota 100 i lavoratori del settore privato che hanno raggiunto i requisiti previsti entro il 31 dicembre 2018. Per coloro che li soddisfano durante il periodo sperimentale della misura, possono accedere alla pensione quota 100 nei tre mesi successivi. Per i dipendenti pubblici, invece, la decorrenza è di sei mesi dal raggiungimento dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva (prima data utile il 1 luglio 2019).
APE sociale e APE volontario
Ancora un altro anno anche per l’APE volontario, un prestito pensionistico che viene erogato per il periodo di tempo che va dalla richiesta fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Il lavoratore può presentare domanda all’INPS se ha almeno 63 anni e 7 mesi d’età e 20 anni di contributi.
Confermata Opzione donna
Lavoratori precoci e lavori usuranti
- i lavoratori precoci, dopo tre mesi dal raggiungimento dei 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica e nel caso delle quattro situazioni previste (mansioni gravose, disoccupazione, invalidità o assistenza ai familiari).
- i lavoratori che svolgono attività usuranti, all’età di 61 anni e 7 mesi e con 35 anni di contributi. Le stesse attività considerate usuranti devono essere state svolte negli ultimi sette anni o per un periodo pari alla metà della carriera lavorativa.