Millennials e pensioni: un binomio che lascia spazio a molte interpretazioni.
Un recente focus Confcooperative-Censis, fa un confronto tra la pensione attuale erogata ad un neo pensionato e quella di cui potrà godere suo figlio. Il primo, dopo 38 anni di contributi potrà contare a 65 anni su una rendita pari al’84,3% dell’ultima retribuzione, il secondo, leggendo le stime, non andrà al di là del 69,7%.
Ne abbiamo parlato con Riccardo Sabbatini, giornalista che si è a lungo occupato di temi assicurativi e previdenziali. Attualmente è direttore del mensile We Wealth.
“Lo studio elaborato dal Censis, a mio avviso, non prende in considerazione tre aspetti che invece sono attentamente valutati da altri report usciti dall’inizio dell’anno e dedicati anch’essi al tema dei millennials, gli individui nati dopo gli anni ‘80: il patrimonio delle famiglie che le giovani generazioni stanno per ereditare, i cambiamenti nel mercato del lavoro ed i nuovi stili di vita.”