Nuovo appuntamento mensile con la rubrica l’Esperto risponde e le domande inviate nel mese di giugno sul funzionamento dei fondi pensione: prestazione finale, garanzie, rischio di perdite e flessibilità tra i temi selezionati.
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Buona lettura!
Prestazione del fondo pensione? Capitale e beneficiari. Federico ci scrive
Quando andrò in pensione potrò ricevere in un’ unica soluzione l’ intero capitale accumulato? In caso di decesso il rimborso andrà alla persona beneficiaria indicata? Cordiali saluti. Federico
Caro Federico,
ti confermiamo che è possibile richiedere l’erogazione della pensione integrativa sotto forma di capitale per il 100% . Questa possibilità però può essere esercitata solo nel caso in cui dalla conversione di almeno il 70% del capitale finale accumulato nel fondo pensione, si ottenga una rendita inferiore alla metà dell’assegno sociale erogato dall’INPS (per il 2021 pari a 460,28 euro per 13 mensilità).
In caso di decesso prima della richiesta di erogazione (fase di accumulo) l’intero capitale accumulato andrà agli eredi legittimi o al beneficiario designato (senza il pagamento di tasse di successione). Mentre dopo la richiesta di erogazione, se vuoi percepire una rendita vitalizia, dovrai abbinare una forma di garanzia accessoria, scegliendo ad esempio una rendita reversibile che viene erogata al beneficiario indicato o una rendita controassicurata, per riconoscere all’erede o al beneficiario il rimborso del capitale rimanente (anche in questo caso senza alcuna tassa di successione).
Fondo pensione e rischio di perdite. Concetta ci scrive.
Buongiorno, se scelgo un livello medio-alto di investimento del fondo pensione, c’è il rischio di perdere tutto o parte del capitale? Grazie mille, Concetta.
Cara Concetta,
tieni conto innanzitutto che i fondi pensione non sono uno strumento speculativo ma anzi, per il ruolo sociale che rivestono sono soggetti a una stretto controllo sugli investimenti da parte dell’Autorità di vigilanza e oltretutto devono seguire delle regole sulla diversificazione molto stringenti (quindi ad esempio anche nel comparto azionario o bilanciato devono diversificare tra diverse tipologie di titoli azionari sia per quanto riguarda i settori che l’area geografica). Questo fa sì che il rischio sia maggiormente contenuto.
Avendo generalmente un lungo orizzonte temporale a disposizione, nonostante negli anni ci possano essere delle oscillazioni, anche al ribasso, delle posizioni, queste vengono compensate e, guardando i dati storici dei fondi pensione si può notare come, nel lungo periodo, i rendimenti sono nel complesso sempre positivi.
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L’importante, poi, è non richiedere l‘erogazione proprio in un momento di oscillazione al ribasso. Ad esempio, a marzo 2020, all’inizio del lockdown le posizioni previdenziali avranno subito una contrazione al ribasso che però nell’arco di tre mesi è stata del tutto assorbita e anzi compensata da una fase di rialzo successiva permettendo ad oggi di avere degli ottimi rendimenti nella maggior parte delle linee di investimento. Si può dire, in sostanza, che queste oscillazioni sono proprio il motore dell’investimento nel fondo pensione.
Una buona regola, infine, è quella di spostare, all’avvicinarsi della pensione, i propri risparmi verso un comparto via via più prudente e magari negli ultimi 5-4 anni optare per un comparto garantito così da tutelare il capitale da qualsiasi oscillazione al ribasso per gli ultimi anni.
Previdenza integrativa, per quanti anni devo versare? Alessandro ci scrive.
Salve, una volta aderito alla previdenza integrativa, per quanti anni devo versare? Grazie. Saluti. Alessandro.
Caro Alessandro,
aderire alla previdenza integrativa significa risparmiare per costruirsi una pensione integrativa da affiancare a quella pubblica, a tutela del proprio tenore di vita quando si termina la propria attività lavorativa. Il periodo di partecipazione, quindi, coincide con il pensionamento nel regime obbligatorio di appartenenza, intesa come prima data utile. In fase di accumulo, però, il fondo pensione riconosce molteplici forme di flessibilità. Innanzitutto decidi liberamente quanto versare e con che frequenza e puoi sospendere in qualsiasi momento la contribuzione, senza alcun vincolo, per poi riprenderla secondo le tue necessità.
Inoltre, è possibile accedere a quanto accumulato in via anticipata per svariati motivi sotto forma di richiesta di anticipazioni (spese sanitarie, acquisto/ristrutturazione della prima casa o qualsiasi esigenza), anche per un figlio o il coniuge, o di riscatto (parziale o totale) della posizione in caso di perdita del lavoro. Inoltre, è possibile anticipare il pensionamento di 5, o addirittura 10 anni, con la RITA – rendita integrativa temporanea anticipata del fondo pensione.
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