Per la rubrica l’Esperto risponde di aprile abbiamo selezionato le seguenti domande: cambio del fondo pensione per costi elevati, consigli utili per un risparmio previdenziale e versamento del TFR nel fondo pensione per i pochi anni che mancano alla pensione.
Inviaci le tue domande a risponde@propensione.it, direttamente tramite i nostri contatti o sulla nostra pagina facebook e saremo lieti di risponderti.
Buona lettura!
Cambiare fondo pensione costoso. Luca ci scrive
Salve, cerco un fondo pensione con meno spese perché le hanno aumentate e mangiano tutti gli interessi maturati. Grazie. Luca
Caro Luca
come da te correttamente evidenziato, la variabile “Costi” applicati, qualora elevati, può incidere notevolmente sul capitale che si va ad accumulare nel proprio fondo pensione fino ad erodere anche i rendimenti maturati. È quindi auspicabile indirizzare la propria scelta verso Fondi Pensione che presentino costi contenuti così da non incidere sui risultati prefissati.
Anche “piccole differenze”, nel lungo periodo, impattano in modo considerevole.
Trasferimento fondo pensione
online e senza alcun costo aggiuntivo!
Fortunatamente è possibile cambiare fondo pensione aderendo ad uno più conveniente e richiedendo il trasferimento del fondo pensione (ossia della posizione accumulata dal fondo pensione precedente a quello “nuovo”). Il solo limite è di due anni di permanenza nel fondo pensione di provenienza, salvo perdita dei requisiti partecipativi o modifiche impattanti del fondo pensione, comunicate dal gestore medesimo, dove il trasferimento può avvenire in qualsiasi momento.
Fondo pensione o altro strumento di risparmio? Simone ci scrive
Buongiorno, approfitto per fare una domanda, se posso: stiamo valutando con mia moglie la possibilità di aprirle un fondo pensione, ma mi domandavo se ci fossero altri strumenti che voi suggerite per il risparmio e l’accumulo. Grazie ancora, buona giornata. Simone
Caro Simone,
tra i vari strumenti di risparmio/accumulo, il fondo pensione risulta particolarmente consigliato per i seguenti motivi:
– i soli i versamenti effettuati nel fondo pensione sono deducibili fiscalmente entro il limite annuo di 5.164,57€ annui: ogni anno, con la dichiarazione dei redditi, si ottiene un rimborso su quanto versato, che coincide all’incirca con la percentuale del proprio scaglione IRPEF di riferimento (es: se si versa un importo di 1.000€ annui nel fondo pensione e si rientra nello scaglione con aliquota del 35%, il risparmio fiscale corrisponde a circa 350€)
– i costi del fondo pensione (a condizione che venga sottoscritto un prodotto efficiente) sono tendenzialmente più contenuti rispetto a quelli del piano di accumulo (PAC);
– nel fondo pensione si è liberi di decidere importo e frequenza dei versamenti e questa scelta è modificabile in qualsiasi momento (è compresa la possibilità di sospendere la contribuzione)
– anche se destinato ad integrare la pensione, il fondo pensione prevede diverse possibilità d’uscita anticipata (es: anticipazioni, riscatto, RITA).
Versamento TFR nel fondo pensione per tre anni, come fare? Claudio ci scrive.
Buongiorno, il mio TFR attualmente è trattenuto dal datore di lavoro ma vorrei iniziare a versarlo nel fondo pensione per i tre anni circa che mi mancano alla pensione. La quota TFR è circa 150 euro mensili, quanto potrei accumulare? Grazie. Claudio
Caro Claudio,
precisiamo che il limite di permanenza minimo in un fondo pensione integrativo è di 5 anni (da intendersi come partecipazione nel sistema di previdenza integrativa a qualsiasi fondo pensione).
Non prevedendo il fondo pensione integrativo un obbligo di versamento a carico dell’aderente, potresti sottoscrivere il fondo pensione e versarvi il TFR per i tre anni che mancano alla pensione e poi sospendere la contribuzione per i due anni mancanti al raggiungimento del limite minimo di permanenza.
Per poter richiedere l’erogazione di quanto accumulato nel fondo pensione, poi, dovresti comunque attendere la maturazione del periodo minimo di 5 anni sopra menzionato.
Per scoprire quanto potresti ottenere a fronte dei 150 mensili nel fondo pensione, per un periodo di tre anni, possiamo effettuare insieme una simulazione dopo aver individuato il prodotto più in linea con le tue esigenze.
Quando e con quanto andrai in pensione?
scoprilo subito
Sono ancora in tempo o è troppo tardi per il fondo pensione? Nereyda ci scrive
Buonasera, tutti mi dicono che iniziare a pensare a farmi una integrativa, ormai è troppo tardi. Ho 59 anni, ed in teoria andrò a 67 anni e 8 mesi . Ma io ho iniziato a lavorare tardi in Italia, e vedo il mio futuro non roseo … Consigli? Nereyda
Cara Nereyda,
se è vero che il fondo pensione andrebbe sottoscritto il prima possibile, è altrettanto vero che, per il tuo orizzonte temporale alla pensione, può aver senso valutare la sottoscrizione di un fondo pensione che fungerebbe da “salvadanaio” una volta arrivata alla pensione (prestazione in capitale anziché in rendita vitalizia).
Sperando possa esserti utile ai fini di una valutazione più accurata, ti riassumiamo qui di seguito alcune caratteristiche che accomunano tutti i Fondi Pensione:
– l’aderente può scegliere quanto e quando versare e tale scelta è modificabile in qualsiasi momento; è, inoltre, compresa la possibilità di sospendere la contribuzione;
– quanto versato nel fondo pensione entro il limite annuo di 5.164€ è deducibile fiscalmente a condizione che vi sia un reddito soggetto ad IRPEF (come quello da lavoro dipendente); questo permette di recuperare ogni anno, con la dichiarazione dei redditi, una percentuale di quanto versato;
– si possono chiedere anticipazioni su quanto versato nel proprio fondo pensione: 1) per motivi sanitari, in qualsiasi momento, 2) per acquisto/ristrutturazione prima casa, dopo 8 anni dalla sottoscrizione; 3) per qualsiasi esigenza, dopo 8 anni dalla sottoscrizione;
– come regola generale, il fondo pensione può essere riscattato alla maturazione dei requisiti per accedere alla pensione, tuttavia, la normativa prevede una serie di casi che consentono di riscattare il fondo pensione senza dover attendere di andare in pensione;
– se si resta inoccupati fino a 5 anni prima della pensione di vecchiaia si può chiedere la RITA (erogazione anticipata, totale o parziale, di quanto accumulato nel fondo pensione).
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