Guida rapida alla sottoscrizione di un fondo pensione entro l’anno

Che tu ci stia riflettendo da un po’ o sia appena incappato in qualche notizia sulle pensioni, cercando “disperatamente” una soluzione su come proteggere il tuo futuro tenore di vita, “sei nell’articolo giusto”: guida rapida alla sottoscrizione di un fondo pensione entro l’anno. Nessuna banalizzazione di un tema così importante, ma dal momento che, primo, è praticamente una scelta obbligata costruirsi una pensione di scorta, secondo, prima si comincia meglio è, terzo, se lo si fa entro l’anno si ottiene subito il vantaggio della deducibilità fiscale, perché continuare a rimandare?

Ecco, quindi, i passaggi principali per sottoscrivere un fondo pensione.

1) Come funziona il fondo pensione: conoscere le regole essenziali 

Il fondo pensione è finalizzato, come dicono le parole stesse, ad accantonare dei risparmi per poter contare su una pensione integrativa da affiancare alla pensione pubblica. Quindi, di regola ci accompagna fino al pensionamento nel regime obbligatorio di appartenenza. Questo consente, da un lato, di tutelare lo stile di vita futuro, dal momento che la pensione sarà inferiore al reddito goduto in attività lavorativa, dall’altro, grazie al tempo a disposizione di accumulare i versamenti confluiti nel fondo pensione, che crescono grazie ai rendimenti.

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Ciò premesso, sono molti i vantaggi di questo strumento di risparmio rispetto ad altri:

  • regime fiscale agevolato, con la deducibilità dei contributi versati, una tassazione agevolata in fase di accumulo e in fase di erogazione
  • flessibilità, potendo accedere prima del pensionamento a quanto accumulato nel fondo pensione
  • tutele della previdenza complementare per l’aderente, con l’intoccabilità del patrimonio accumulato e per le persone care, essendo previsti il riscatto in loro favore in caso di premorienza e la possibilità di anticipazioni anche per coniuge e figli
  • anticipo pensionistico, di 5 o 10 anni rispetto alla pensione di vecchiaia, grazie alla RITA (rendita integrativa temporanea anticipata)

Una volta comprese le regole principali di funzionamento, bisogna scegliere il fondo pensione giusto. Come?

2) Che fondo pensione sottoscrivere?

Più di 140 fondi pensione sul mercato tra fondi pensione chiusi (sono quelle forme pensionistiche che prevedono esclusivamente adesioni collettive da parte di un delimitato gruppo omogeneo di lavoratori sulla base di contratti collettivi o accordi aziendali), fondi pensione aperti e PIP – piani individuali pensionistici, che prevedono invece l’adesione individuale di chiunque, a prescindere dalla categoria lavorativa.

Di ciascuno, bisogna valutare diverse variabili, di cui le principali sono costi e ISC, rendimenti passati sui vari orizzonti temporali di 10, 5 e 1 anno, e solidità del gestore. Come capire quale sia il migliore e più adatto alla propria situazione? 

Propensione.it, broker assicurativo digitale specializzato in previdenza integrativa e prodotti di protezione, ha studiato l’intero mercato, sviluppando un algoritmo che permette di individuare il fondo pensione in linea con le esigenze personali e lavorative, confrontando tutti i fondi pensione del mercato con quelli con cui ha scelto di convenzionarsi, a loro volta tra i più efficienti in termini di costi, performance e sicurezza.

Oltre all’intelligenza artificiale dell’algoritmo, ci sono le persone. Personal advisor di riferimento che guidano nella scelta di questa importante forma di risparmio dalle primissime fasi informative, alla sottoscrizione del fondo pensione, senza alcun costo aggiuntivo, con una consulenza e assistenza continuativa nel tempo.

Una volta sottoscritto online il fondo pensione, compilando l’apposita modulistica di adesione, è sempre possibile cambiare fondo pensione dopo due anni di permanenza, attraverso l’apposito trasferimento tra fondi pensione. In sostanza, il capitale accumulato viene automaticamente trasferito nel nuovo fondo pensione, senza perdere gli anni di partecipazione alla previdenza integrativa né alcuna imposizione fiscale.

3) Perché aderire ad un fondo pensione entro l’anno?

Perché aderendo ad un fondo pensione entro la fine dell’anno non si perde il vantaggio fiscale 2022 della previdenza integrativa.

Quanto versato entro fine dicembre, nel limite di 5.164,57 euro, è deducibile fiscalmente dal reddito IRPEF quindi va fatto entro l’anno d’imposta per sfruttare la deduzione fiscale nel 730 del prossimo anno.

Se eccedo la soglia dei 5.164 euro? Nessun problema, l’eccedenza viene dichiarata al fondo pensione come non dedotta e sarà esente nella fase di erogazione della prestazione.

Il fondo pensione è per un fiscalmente a carico? Quanto versato in suo favore è deducibile dal reddito IRPEF del soggetto di cui è a carico e che effettua i versamenti, come ad esempio un genitore, sempre nel limite massimo complessivo di 5.164,57 euro.

 

Posso trasferire il fondo pensione anche se sta finendo l’anno?

Se hai perso i requisiti partecipativi al fondo pensione di categoria e/o sono passati almeno due anni dall’adesione, allora puoi trasferire il fondo pensione in qualunque momento.

L’operazione è più semplice del previsto:

  • sottoscrivi il nuovo fondo pensione con contestuale richiesta di trasferimento dal fondo pensione di provenienza
  • gli eventuali versamenti già effettuati nel corso del 2022 varranno lo stesso ai fini della deducibilità fiscale
  • se ancora dovevi effettuare il versamento previsto per quest’anno, allora puoi farlo nel nuovo fondo pensione, anche se il trasferimento non si è ancora concluso
  • se nel vecchio fondo pensione versavi il TFR, basterà comunicare all’azienda il nuovo fondo pensione in cui conferirlo
  • il fondo pensione di provenienza, da normativa, ha tempo massimo 6 mesi per effettuare il trasferimento del capitale accumulato nel nuovo fondo pensione, operazione totalmente gestita dai fondi stessi
  • una volta concluso il trasferimento, nella posizione del nuovo fondo pensione ci saranno i versamenti effettuati e il capitale precedentemente accumulato

In tutto ciò, conservi la tua anzianità partecipativa alla previdenza integrativa, quindi varrà la prima data di iscrizione ad un qualsiasi fondo pensione. Questo torna utile ai fini delle anticipazioni (otto anni), degli sconti sulla aliquota fiscale finale (quindici anni) e per l’erogazione della pensione integrativa o della RITA (cinque anni).

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4) Quanto devo versare nel fondo pensione?

Nel fondo pensione sei libero di scegliere quanto versare per costruirti la pensione. Infatti, la contribuzione è totalmente libera e puoi scegliere quanto versare, con che frequenza, modificando i versamenti in qualsiasi momento. 

Inoltre, in caso di necessità, è possibile sospendere la contribuzione, senza alcuna penale. 

Per i lavoratori dipendenti, poi, c’è la facoltà di versare il TFR nel fondo pensione anziché lasciarlo in azienda, con molteplici vantaggi sia in termini fiscali che di rendimento nel lungo termine.

 

Siamo a fine anno e avevi in mente una determinata contribuzione annua?

Per il 2022, ai fini della deducibilità, potresti versare l’intera somma, mentre il prossimo anno, potresti diluirla, ad esempio, in versamenti mensili.

Ecco un esempio di iscrizione alla fine dell’anno e di flessibilità nel poter impostare la contribuzione.

Roberto si iscrive al fondo pensione con un versamento annuale di 1.500 euro e conferendo il suo TFR.

L’anno successivo, decide di frazionare la contribuzione con versamenti mensili di 150 euro. Ottiene, inoltre, il rimborso fiscale sui 1.500 euro versati l’anno precedente, che a fronte di un reddito annuo lordo di 30.000 euro, in sostanza è pari al 35% di quanto versato (ricadendo nel terzo scaglione IRPEF). 

Negli anni successivi imposta diversamente la contribuzione, sospendendo momentaneamente i versamenti quando, acquistando casa con Letizia, deve far fronte ad alcune spese impreviste

5) Che profilo di investimento scegliere nel fondo pensione?

Nel fondo pensione ci sono diversi profili di investimento, denominati comparti di gestione e differenziati a seconda degli strumenti finanziari nei quali il gestore del fondo pensione investe maggiormente. Se prevalgono le azioni, si tratta allora di un comparto azionario, viceversa, se le obbligazioni di un comparto obbligazionario. C’è poi il comparto bilanciato tra azioni e obbligazioni e il comparto garantito, che assicura la restituzione del capitale anche in caso di esito negativo dell’investimento.

Come scegliere? Conta soprattutto l’orizzonte temporale a disposizione e maggiore è il tempo che manca alla pensione maggiore è la possibilità di recuperare eventuali fasi negative dei mercati, compensate tendenzialmente da quelle positive nel lungo periodo. Quindi, è consigliabile una linea maggiormente azionaria per i profili giovani, in cambio tendenzialmente di maggiori rendimenti contro il rischio di inflazione.

Conta poi la disponibilità di tollerare le oscillazioni dei mercati, quindi il proprio profilo di rischio e, nel caso sia basso, è consigliabile orientarsi per comparti più prudenziali, come quelli bilanciati, o comunque meno dinamici e soggetti alla volatilità. 

 

6) Quali sono le modalità di accesso al capitale accumulato nel fondo pensione?

E’ possibile accedere a quanto accumulato nel proprio fondo pensione nei seguenti casi e relative misure:

1) maturazione dei requisiti di pensionamento nel regime pubblico di appartenenza: viene quindi erogata la pensione integrativa sotto forma di rendita vitalizia o fino al 50% in capitale in un’unica soluzione e il restante in rendita. Se però la rendita che si ottiene è al di sotto di una determinata soglia, parametrata all’assegno sociale INPS, eccezionalmente è possibile ottenere l’erogazione del 100% del capitale accumulato nel fondo pensione.

Inoltre, è possibile scegliere tra diverse tipologie di rendite, come quella reversibile o controassicurata.

 

2) fino a 5/10 anni prima della pensione di vecchiaia, nel caso di cessazione dell’attività lavorativa, si può accedere a quanto accumulato richiedendo la R.I.T.A. Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Si tratta, quindi, del frazionamento del capitale accumulato in rate mensili per accompagnare l’aderente fino alla pensione di vecchiaia, con una sorta di reddito ponte in mancanza di entrate da lavoro al momento della richiesta della R.I.T.A. al fondo pensione.

 

Prima della pensione, durante la fase di accumulo:

3) riscatto del 100% o del 50% del capitale accumulato per perdita del lavoro o per morte dell’aderente (in favore di eredi e/o altri beneficiari)

4) riscatto del 100% del capitale per sopraggiunta invalidità dell’aderente che riduca la sua capacità lavorativa a meno di un terzo;

5) anticipazione fino al 75% del capitale accumulato per spese sanitarie per se, coniuge o figli;

6) anticipazione fino al 75% del capitale accumulato per acquisto o ristrutturazione della prima casa;

7) anticipazione fino al 30% del capitale accumulato per qualsiasi esigenza.

 

7) Avere un punto di riferimento su cui contare nel tempo

Sembrerà scontato ma è fondamentale avere un punto di riferimento per compiere una scelta così importante come sottoscrivere un fondo pensione. Si tratta, poi, di un investimento nella maggior parte dei casi di lunghissimo periodo, quindi è fondamentale poter contare su un professionista di fiducia che possa assisterti nel tempo.

Per noi di propensione la consulenza è un valore imprescindibile. Per di più è totalmente digitale, alla portata di tutti, trasparente e senza alcun costo aggiuntivo.   

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