Modello 730: scadenza 30 settembre 2021

Per la trasmissione della dichiarazione 730 il calendario fiscale 2021 ha fissato come termine di scadenza il prossimo 30 settembre, sia nel caso di invio online del modello precompilato che attraverso un CAF, il sostituto d’imposta o un professionista qualificato.

Inoltre, nel caso di errori ed omissioni commesse da parte del contribuente stesso e che comportino un minor debito o un maggior credito o viceversa, il termine ultimo per inviare il cosiddetto modello 730 integrativo è il 25 ottobre 2021. Si parla invece di modello 730 rettificativo se gli errori sono stati commessi da chi ha prestato l’assistenza fiscale, che ha tempo per trasmetterlo fino al 30 novembre 2021.

Rimborsi IRPEF 2021: quando?

Se si risulta a credito, nel caso dei lavoratori dipendenti il rimborso IRPEF  viene erogato a partire dal mese successivo rispetto al quale il sostituto d’imposta, quindi il datore di lavoro, ha ricevuto il prospetto di liquidazione, con il primo stipendio utile. Se invece non c’è il sostituto d’imposta, l’accredito avviene direttamente sul conto corrente del contribuente, o per importi superiori ai 1.000 euro, con un assegno emesso delle poste italiane.

Quali possono essere le spese oggetto di rimborso? Se si è iscritti ad un fondo pensione senz’altro i contributi versati nel corso del 2020.

Deduzione fiscale per chi ha contributo al fondo pensione

Chi è iscritto ad un fondo pensione e vi ha contribuito nel corso del 2020, può portare in deduzione quanto versato fino a ben 5.164,57 euro. Ecco alcune informazioni utili sulla deducibilità fiscale della previdenza integrativa:

1. il rimborso che si ottiene dipende dal reddito imponibile IRPEF e dalla conseguente aliquota di riferimento:

  • per redditi fino a 23.000 euro, il rimborso IRPEF sarà pari al 23% di quanto versato al fondo pensione nel 2020
  • per redditi fino a 28.000 euro, pari al 27%
  • per redditi fino a 55.000 euro, pari al 38%
  • per redditi fino a 75.000 euro, pari al 41%
  • per redditi superiori, pari al 43%.

2. Il limite di 5.164,57 euro vale a persona/contribuente e resta tale:

3. Lo stesso limite può essere superato dai lavoratori alla loro prima occupazione, che a partire dal quinto anno di partecipazione al fondo pensione godono di un bonus ulteriore di 2.582,29 euro a determinate condizioni.

4. Il vantaggio fiscale della deducibilità vale anche per un pensionato ancora iscritto al fondo pensione.

5. Chi è in regime dei minimi / forfettario IRPEF e non può avvalersi della deducibilità (perché non ha altri redditi soggetti a IRPEF odinaria da dichiarare), per i contributi non dedotti gode di un altro vantaggio fiscale: l’esenzione degli stessi in fase di erogazione della pensione integrativa (importante comunicarlo al gestore del proprio fondo pensione di non averli dedotti).

6. Il tetto di 5.164,57 euro vale solo ai fini fiscali e ben può essere superato da chi lo desideri: su quanto versato in eccedenza vale lo stesso vantaggio della detassazione dei contributi non dedotti in fase di erogazione.

 

Come sapere quali contributi ho versato e posso dedurre?

I contributi versati alla previdenza complementare risultano innanzitutto nel documento informativo denominato “Prospetto delle prestazioni pensionistiche − fase di accumulo” (ex Comunicazione periodica) che viene trasmesso ogni anno all’aderente e che attesta i versamenti fatti al fondo pensione ai fini fiscali. Risulta utile, quindi, nel caso di trasmissione del modello 730 tramite un CAF o un professionista. Inoltre, rientrano tra gli oneri deducibili precompilati nella dichiarazione 730 perché comunicati direttamente dal gestore del proprio fondo pensione all’Agenzia delle Entrate. 

Detrazioni fiscali assicurazione sulla vita

Nel caso si sia stipulata un’assicurazione sulla vita (TCM o per invalidità permanente o non autosufficienza), i premi versati annualmente sono detraibili dal reddito IRPEF, al pari ad esempio delle spese sanitarie. 

In particolare, la misura della detrazione è pari al 19% e nel limite massimo di 530 euro di premio assicurativo annuo. Di conseguenza, il rimborso fiscale può arrivare a 100,7 euro.

Anche in questo caso, si tratta di dati comunicati direttamente dalla propria Compagnia assicurativa e che risulteranno nel proprio 730 precompilato.

La previdenza integrativa e le assicurazioni sulla vita costituiscono i due “pilastri” del sistema previdenziale italiano, accanto alla previdenza pubblica, che per l’importante scopo perseguito sono fiscalmente agevolati come nessun altro strumento di risparmio.

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