Nuovo appuntamento con la rubrica l’Esperto risponde e le domande giunte nel mese di aprile sul funzionamento della previdenza integrativa, tra cui: contributo datoriale, deducibilità fiscale e soluzioni per liberi professionisti.
Se hai dubbi anche tu sul mondo della previdenza integrativa saremo lieti di risponderti. Mandaci le tue domande ai nostri contatti, all’indirizzo email dedicato risponde@propensione.it, o direttamente sulla nostra pagina facebook.
Buona lettura!
Fondo pensione e contributo del datore di lavoro. Simone ci scrive
Buongiorno, vi scrivo per un’informazione. Se dovessi decidere di iscrivermi ad un fondo pensione aperto sarebbe possibile prevedere, oltre al versamento del TFR, anche una % di contribuzione aggiuntiva mensile da parte mia e da parte dell’azienda sulla base di quanto previsto nel contratto integrativo della mia azienda? Chiedo perché sulla base di tale contratto sembra possibile, ma mi chiedevo se ci fossero delle condizioni specifiche da soddisfare (es. adesione collettiva)?
Oppure tale facoltà è limitata alla sottoscrizione dei fondi pensione negoziali/aziendali? La ringrazio in anticipo. Cordiali saluti, Simone.
Caro Simone,
per quanto riguarda il contributo datoriale questo è obbligatorio nel caso di adesione collettiva al fondo pensione a fronte del contributo del dipendente, mentre si tratta di una facoltà del datore di lavoro nel caso di adesione individuale a un fondo pensione aperto o ad un PIP. In quest’ultimo caso il datore di lavoro non è obbligato a versare anche il suo contributo ma nello stesso tempo può farlo su base volontaria anche in caso di adesione individuale del dipendente.
Eventualmente puoi provare a parlare con il tuo datore di lavoro e vagliare questa possibilità (molti lo fanno). Infatti, a livello pratico versare il tfr e il contributo datoriale al fondo pensione di categoria oppure a un fondo pensione privato per il datore di lavoro non cambia.
Deducibilità lavoratore di prima occupazione. Francesco ci scrive
Salve, vorrei alcuni chiarimenti:
– è vero che per i primi 5 anni di iscrizione al fondo pensione alla mia prima occupazione, la parte del tetto di deducibilità che non ho utilizzato la posso recuperare dal 6 anno? Se si, devono essere equamente distribuiti o possono essere “utilizzati” anche in un’unica soluzione?
– il TFR che versa l’azienda invece non si deduce e non entra a far parte del conto per la deducibilità, giusto? Grazie, saluti. Francesco
Caro Francesco,
rispetto al primo quesito, l’agevolazione in questione è riservata ai lavoratori di prima occupazione, ossia lavoratori titolari per la prima volta di una posizione contributiva presso qualunque ente di previdenza obbligatoria e che per i primi 5 anni di contribuzione al fondo pensione abbiano versato contributi al di sotto del limite prescritto di 5.164,57€. Quanto non sfruttato può essere recuperato nei 20 anni successivi, a partire dal sesto, nel limite massimo di 2.582,29€ annui (che si aggiungono, quindi ai 5.164,57€). Questo bonus deducibilità riconosciuto al giovane lavoratore a partire dal sesto anno potrà essere sfruttato qualora si superi il limite di 5.164,57€ (es. al sesto anno si versano 6.500€, posso dedurre tutto l’importo perché ho a disposizione 5.164,57€ + il plafond accumulato di versamenti non sfruttati nei primi 5 anni, che nello stesso tempo rispetta il limite citato di 2.582,29€).
In questo nostro approfondimento trovi un esempio di deducibilità per il lavoratore di prima occupazione che può esserti utile:
Quanto al secondo quesito, confermiamo che il TFR maturando versato dall’azienda non è deducibile in quanto reddito non imponibile per il lavoratore e quindi non entra a far parte del conto per determinare il tetto massimo annuale di deducibilità.
Fondo pensione, quanto devo versare e fino a quando? Martina ci scrive
Buongiorno, una volta che mi iscrivo al fondo pensione poi sono vincolata a contribuire? fino a quando? Grazie, Martina.
Cara Martina,
per quanto riguarda la contribuzione al fondo pensione sei libera di scegliere importo e frequenza dei versamenti e puoi anche sospenderli in piena autonomia nel tempo in caso di necessità, senza alcun vincolo. Per quanto riguarda la durata dell’investimento, visto il suo scopo di integrazione pensionistica di regola si accede a quanto accumulato nel proprio fondo pensione (sotto forma di rendita e/o capitale) al momento del pensionamento nel regime pubblico di appartenenza, ma ci sono diverse forme di flessibilità per poter richiedere anticipatamente quanto accumulato: anticipazioni tra il 75% e il 30% della posizione (per esigenze specifiche o generiche), riscatto totale o parziale (per perdita del lavoro o invalidità) o richiedendo la R.I.T.A. (rendita integrativa temporanea anticipata) che consente un pensionamento anticipato fino a 5 anni (10 in caso di inoccupazione prolungata).
Fondo pensione giovane fisioterapista, quale soluzione? Alessandro ci scrive
Salve, sono un fisioterapista di 31 anni attualmente con un contratto da dottorando (scadenza novembre 2021) e libero professionista. Vorrei aprire un fondo pensionistico integrativo e leggendo sul vostro sito ho visto che l’unica opzione plausibile per la mia situazione è un piano individuale. Essendo molto poco pratico della faccenda, volevo chiedervi se potevate darmi qualche indicazione su quella che potrebbe essere la soluzione più adatta. Vi ringrazio per l’attenzione e la cortesia. Cordiali saluti. Alessandro
Caro Alessandro,
confermiamo che nel tuo caso è possibile aderire o a un PIP – piano individuale pensionistico oppure, a un fondo pensione aperto. Visto il lungo periodo a disposizione prima del pensionamento consigliamo di orientarsi verso un comparto dinamico (ad esempio un comparto azionario o un comparto bilanciato) di un fondo pensione che sia efficiente da un lato sotto il punto di vista dei costi e dall’altro nei rendimenti.
Fondo pensione per figli minori. Filippo ci scrive
Buongiorno vorrei aprire tre fondi pensione alle mie tre bambine e poi fare versamenti annuali o ogni 2/3 mesi posso sapere costi /spese di gestione totali, grazie. Filippo.
Caro Filippo,
ti confermiamo che è possibile aprire i tre fondi a nome delle tue tre bimbe ed essendo ancora fiscalmente a carico potrai fare tu i versamenti per loro conto e, al contempo, avvalerti anche della deducibilità dei contributi. Inoltre, sarai libero di scegliere quando fare i versamenti e il relativo importo (puoi decidere per esempio di fare i versamenti tramite bonifico bancario oppure attivando un mandato SDD). Inoltre, per profili giovani consigliamo di scegliere un buon comparto azionario o bilanciato di un fondo pensione e che sia efficiente soprattutto dal punto di vista dei costi. Da quest’ultimo punto di vista variano molto da prodotto a prodotto e sono una variabile molto importante da considerare.
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