La pensione anticipata o pensione di anzianità è quella forma di pensionamento che richiede sempre un requisito di anzianità contributiva, ossia un certo numero di anni in cui sono stati versati contributi alla propria gestione di previdenza pubblica e che, o prescinde dall’età anagrafica (come ad esempio presso l’INPS) o comunque richiede un’età inferiore rispetto alla pensione di vecchiaia.
Inoltre, la pensione anticipata è una forma ordinaria di pensionamento, al pari di quella di vecchiaia, che quindi differisce da altre forme di uscita flessibile previste per specifiche situazioni (come l’Ape sociale) o in via sperimentale (come Quota 100).
Ogni lavoratore, a seconda della categoria lavorativa, ha la propria gestione di riferimento nel complessivo sistema pensionistico italiano, con conseguenti requisiti di pensionamento diversi.
In particolare, bisogna distinguere tra:
- tutti i liberi professionisti, ciascuno con la propria Cassa Professionale di previdenza
- i dipendenti privati, i dipendenti pubblici e i lavoratori autonomi iscritti all’AGO (assicurazione generale obbligatoria) o alle forme sostitutive o integrative dell’AGO, che hanno l’INPS come ente pensionistico di riferimento.
Vediamo per ciascuno, i requisiti per la pensione anticipata.
Quanto puoi ottenere da un fondo pensione?
Pensione anticipata avvocato
L’avvocato ha come Cassa professionale di previdenza la Cassa Forense e il relativo regolamento che disciplina i requisiti per la pensione.
Prima della pensione di vecchiaia (70 anni d’età e 35 anni di contributi), ci sono due forme di pensione anticipata:
- la pensione di vecchiaia anticipata: richiede 65 anni d’età e almeno 35 anni di effettiva iscrizione e integrale contribuzione alla Cassa (dal 1° gennaio 2021)
- la pensione di anzianità: richiede 62 anni di età e almeno 40 anni di effettiva iscrizione e integrale contribuzione alla Cassa (dal 1 gennaio 2020) in subordine della cancellazione dall’Albo degli avvocati.
Pensione anticipata biologo
Un biologo libero professionista è iscritto all’Enpab (Ente nazionale di previdenza e assistenza a favore dei biologi) il cui regolamento detta i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia: 65 anni d’età e almeno 5 anni di iscrizione e contribuzione effettiva.
A partire dal 2017, però, è stato esteso l’esercizio della facoltà di cumulo dei periodi contributivi non coincidenti e versati a diversi enti previdenziali così da riunirli e conseguire un’unica pensione anticipata. In questo caso, quindi, al pari di quanto previsto presso l’INPS sono necessari:
- per gli uomini 42 anni e 10 mesi di contributi
- per le donne 41 anni e 10 mesi di contributi
Un altro istituto utile è quello della totalizzazione, che consiste nella possibilità di cumulare gratuitamente i periodi assicurativi non coincidenti, maturati presso diverse gestioni previdenziali per il conseguimento della pensione di anzianità (oltre a quelle di vecchiaia, inabilità ecc). In questo caso la quota di pensione viene determinata secondo le regole di calcolo vigenti nelle diverse gestioni coinvolte nell’iter della totalizzazione.
Rispetto, infine, alla ricongiunzione, ossia l’unificazione mediante il trasferimento di tutti i contributi accreditati presso le diverse gestioni previdenziali ai fini del conseguimento di un’unica pensione. Come chiarito dall’Enpab il biologo potrà conseguire la pensione presso il medesimo ente con i requisiti previsti dal regolamento, quindi i 65 anni d’età + 5 anni di contribuzione.
Pensione anticipata presso l’EPAP
L’EPAP è un Ente di previdenza e assistenza pluricategoriale in quanto risultano iscritti più categorie di professionisti: chimici, dottori agronomi e geologi.
Per questi lavoratori il regolamento richiede 65 anni d’età e almeno 5 anni di iscrizione e contribuzione all’Ente. Si tratta, però, dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Inoltre, è prevista una forma di agevolazione nel caso di un’anzianità contributiva pari o superiori a 40 anni: in questi casi, anche se l’età anagrafica è inferiore ai 57 anni, si applica comunque il più favorevole coefficiente di trasformazione relativo alla medesima età di 57 anni.
Pensione anticipata consulente del lavoro
Il consulente del lavoro è iscritto ai fini pensionistici presso L’ENPACL (Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro). Accanto alla pensione di vecchiaia (dai 68 anni ai 70 anni d’età + 5 anni di contribuzione), è prevista la pensione di vecchiaia anticipata, che dal 1° gennaio 2021 richiede: 40 anni di iscrizione ed effettiva contribuzione all’ente e 60 anni d’età anagrafica, senza più obbligo di cancellazione dall’Albo dei Consulenti del Lavoro.
Pensione anticipata commercialisti
I commercialisti sono iscritti alla omonima Cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (CNPADC). Oltre alla pensione di vecchiaia (68 anni d’età + 33 anni di contributi o 70 anni d’età + 25 anni di contributi), sono previste due forme di pensione anticipata:
- La pensione di vecchiaia anticipata, cui si accede alternativamente con i seguenti requisiti: 61 anni d’età + 38 anni di contributi oppure 40 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica.
- La pensione unica contributiva richiede 62 anni d’età e almeno 5 anni di iscrizione e contribuzione alla Cassa.
Tutte queste regole di pensionamento, inoltre, sono previste solo per coloro che possono far valere un periodo di anzianità contributiva alla Cassa dal 1° gennaio 2004.
Pensione anticipata farmacisti
I farmacisti iscritti presso l’ENPAF (Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti) potevano accedere in via anticipata alla pensione richiedendo la pensione di anzianità, soppressa dal 1° gennaio 2016 (per questa prestazione erano richiesti almeno 40 anni di contributi e iscrizione effettiva presso l’ente, oltre a 20 anni di attività professionale). Il regolamento, quindi, disciplina l’accesso alla pensione di vecchiaia, con 68 anni e 9 mesi d’età + 30 anni di iscrizione e contribuzione effettiva, oltre ai 20 di attività professionale.
Inoltre, è espressamente prevista la possibilità di richiedere la pensione anticipata in regime di cumulo per i farmacisti che maturano un’anzianità contributiva totale di:
- 42 anni e 10 mesi per gli uomini
- 41 anni e 10 mesi per le donne
Pensione anticipata geometri
I geometri sono iscritti alla omonima Cassa (CIPAG) il cui regolamento detta come via di pensionamento anticipato le regole per accedere alla pensione di anzianità. Per questa prestazione sono richiesti ben 10 anni in meno rispetto alla pensione di vecchiaia, ossia 60 anni di età anagrafica ma, nello stesso tempo, un’anzianità contributiva effettiva alla Cassa di almeno 40 anni anziché 35 anni.
Pensione anticipata giornalisti
I giornalisti iscritti all’Albo hanno l’obbligo di iscriversi all’INPGI (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani), siano liberi professionisti o dipendenti.
In via anticipata rispetto alla pensione di vecchiaia (67 anni d’età + 20 anni di contributi) è prevista anche in questo caso una pensione di anzianità, che dal 1° gennaio 2019 richiede 40 anni e 5 mesi di contributi con almeno 62 anni e 5 mesi di età.
Pensione anticipata infermiere
Un infermiere libero professionista è iscritto all’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (ENPAPI) che a sua volta prevede due gestioni distinte, quella principale (prevista per chi esercita attività libero professionale in forma individuale in qualità di titolare di partita IVA, associato ad uno studio professionale o socio di cooperativa sociale con rapporto di lavoro autonomo) e la gestione separata (prevista ad esempio per chi svolge l’attività libero professionale in qualità di titolare di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa o titolare di prestazioni di lavoro autonomo occasionale o componente gli organi di amministrazione e controllo di Studi Associati e Cooperative o degli Ordini professionali).
I requisiti di pensionamento, però, sono comuni in entrambe le gestioni ma non è prevista una pensione anticipata. Per la pensione di vecchiaia sono richiesti:
- 65 anni di età e almeno 5 anni di contribuzione effettiva presso l’Ente
- oppure 57 anni di età e un’anzianità contributiva non inferiore a 40 anni.
E’ prevista, inoltre, la pensione di anzianità in regime di cumulo, che a partire dal 1° gennaio 2019 può essere richiesta con almeno 42 anni e 10 mesi di contributi totali per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Pensione anticipata ingegneri e architetti
Presso l’Inarcassa sono iscritti gli ingegneri ed architetti liberi professionisti. Dal dal 1° gennaio 2013 la riforma previdenziale ha introdotto la pensione di vecchiaia unificata in sostituzione delle pensioni di vecchiaia e di anzianità e dal 1° gennaio 2017 della pensione contributiva. Si tratta, quindi, della principale prestazione pensionistica che a sua volta, però, accanto alla forma ordinaria (66 anni e 3 mesi d’età e 34 anni di iscrizione e contribuzione) prevede anche una misura anticipata. In particolare, la pensione di vecchiaia unificata anticipata per il 2021 richiede 63 anni e tre mesi di età e 34 anni di contributi. Caso opposto, invece, la pensione di vecchiaia unificata posticipata, che richiede settanta anni e tre mesi di età, anche in assenza del requisito contributivo minimo previsto.
Pensione anticipata medici libero professionisti
I medici liberi professionisti sono iscritti all’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri) che prevede due differenti gestioni denominate “Quota A” (confluiscono una serie di contributi obbligatori determinati annualmente in cifra fissa e crescenti in proporzione all’età dell’iscritto, a partire dal laureando al quinto anno di corso i contributi previdenziali derivanti dal reddito da libera professione fino ad un certo importo) e “Quota B” (confluiscono i contributi che superano la soglia di quelli di Quota A per i quali il libero professionista deve compilare il cosiddetto modello D).
Il regolamento prevede una pensione anticipata rispetto a quella di vecchiaia (68 anni d’età a partire dal 1° gennaio 2018) ma con riferimento esclusivamente ai contributi versati alla “Quota B”. Ci sono due alternative:
- aver maturato un’anzianità contributiva effettiva o riscattata (con riscatto degli anni di laurea) pari a 42 anni
- aver maturato un’anzianità contributiva di 35 anni e aver compiuto almeno 62 anni d’età
In entrambi i casi, inoltre bisogna essere in possesso del diploma di laurea in medicina e chirurgia o in odontoiatria da almeno 30 anni.
Pensione anticipata notaio
Un notaio è iscritto ai fini previdenziali alla Cassa Nazionale del Notariato e può andare in pensione, una volta cessate le sue funzioni, innanzitutto per il raggiungimento del limite massimo di età, pari a 75 anni ma a fronte di almeno 20 anni di professione. E’ poi prevista una pensione di anzianità, per la quale sono richiesti 35 anni di anzianità di esercizio:
- di cui almeno 30 anni devono essere di esercizio effettivo
- i restanti 5 anni possono o essere riscattati e ricongiunti in base alla normativa vigente in materia, o anche derivare dal riconoscimento di anzianità convenzionali (ad esempio quelle dipendenti dalle benemerenze combattentistiche acquisite).
Un’altra via di pensionamento segue i requisiti della pensione di vecchiaia richiedendo almeno 67 anni d’età e 30 anni di esercizio effettivo.
Pensione anticipata periti agrari
I periti agrari, compresi quelli laureati, che esercitano attività autonoma di libera professione, anche se svolgono contemporaneamente attività di lavoro dipendente, devono iscriversi obbligatoriamente alla Gestione Separata della Fondazione ENPAIA (’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura).
Il regolamento prevede la possibilità di richiedere una pensione anticipata rispetto a quella di vecchiaia (65 anni d’età e 5 anni di contribuzione effettiva) all’età di 57 anni e con almeno 40 anni di contributi. Inoltre, è espressamente prevista la possibilità di andare in pensione in regime di totalizzazione.
Pensione anticipata perito industriale
I periti industriali e quelli laureati sono iscritti all’omonimo Ente di previdenza (EPPI), il cui regolamento prevede due eccezioni al pensionamento con la pensione di vecchiaia (65 anni d’età e 5 anni di contribuzione effettiva).
La prima prevede, previa cessazione della libera professione, la possibilità di anticipare la pensione a 57 anni di età con almeno 5 anni di contribuzione, ma a fronte di un assegno pensionistico non inferiore a 1,2 volte l’assegno sociale INPS (fissato per il 2021 a 460,28 euro per 13 mensilità).
La seconda consiste in una pensione di anzianità, che oltre allo stesso limite di importo minimo della pensione, chiede almeno 40 anni di contributi (anche in regime di totalizzazione) a prescindere dall’età anagrafica. In questo caso, inoltre, è fatto salvo il diritto dell’iscritto a riprendere l’esercizio della libera professione.
Pensione anticipata psicologi
L’ENPAP è l’ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi, per i quali il regolamento disciplina esclusivamente l’accesso alla pensione di vecchiaia. Sono richiesti 65 anni d’età anagrafica e almeno 5 anni di contribuzione integrale ed effettiva all’Ente.
Ovviamente, anche in questo caso se nel corso della carriera il lavoratore ha versato contributi in uno o più enti previdenziali oltre all’ENPAP è possibile riunirli in una sola pensione attraverso la ricongiunzione (tutti i contributi vengono trasferiti in un unico Ente) la totalizzazione (alternativa alla ricongiunzione e trasferimento solo virtuale) o il cumulo contributivo (si sommano gratuitamente tutti i contributi maturati in diverse gestioni previdenziali).
Pensione anticipata ragionieri e esperti contabili
La Cassa di previdenza dei Ragionieri commercialisti e degli Esperti contabili (CNPR) prevede per questa categoria di liberi professionisti una pensione anticipata rispetto alla pensione di vecchiaia (68 anni d’età e 40 anni di iscrizione e contribuzione per i nati dal 1963 in poi) e in sostituzione della precedente pensione di anzianità. I requisiti richiesti sono 63 anni e 9 mesi d’età + 20 anni di iscrizione e contribuzione e la pensione è calcolata interamente con il metodo di calcolo contributivo.
Pensione anticipata veterinario
Un veterinario è iscritto all’ENPAV (Ente nazionale di previdenza e assistenza dei veterinari) il cui regolamento prevede, oltre ad una pensione di vecchiaia (68 anni d’età + 35 anni di iscrizione e contribuzione), anche una pensione di vecchiaia anticipata, a sua volta con o senza riduzioni.
Nel caso di pensione Pensione di Vecchiaia Anticipata senza riduzione
sono richiesti i seguenti requisiti:
- Età compresa tra i 62 ed i 67 anni
- Almeno 40 anni di iscrizione e contribuzione
Nel caso Pensione di Vecchiaia Anticipata con riduzione:
- Età compresa tra i 62 ed i 67 anni
- almeno 35 anni di iscrizione e contribuzione
- la percentuale di riduzione (fino a – 27,9% per il 62enne con 35 anni di contributi) varia in base all’età e all’anzianità contributiva.
Pensione anticipata INPS
I lavoratori dipendenti (settore privato e pubblico) e autonomi iscritti lavoratori iscritti all’AGO – (Assicurazione Generale Obbligatoria), alle forme sostitutive o esclusive dell’AGO e alla gestione separata hanno come Ente di riferimento l’INPS. La pensione anticipata rispetto a quella di vecchiaia (67 anni d’età + 20 di contributi) prevede esclusivamente un requisito contributivo, valido fino al 31 dicembre 2026, ossia:
- per le donne 41 anni e 10 mesi di contributi
- per gli uomini 42 anni e 10 mesi
Un’altra forma di pensionamento anticipato ordinario è la pensione anticipata contributiva, prevista cioè per i lavoratori integralmente soggetti al metodo di calcolo contributivo. I requisiti richiesti sono un’età anagrafica di 64 anni e 20 anni di contributi a patto che la pensione ammonti ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale INPS (attuali 460,28 euro per 13 mensilità).
Ci sono poi delle regole specifiche previste per la pensione dei dipendenti pubblici appartenenti alle forze dell’ordine, di polizia e militari.
Infine, sono previste altre forme di pensionamento flessibile o sperimentale per determinate categorie di lavoratori, come l’ape sociale, opzione donna, quota 100, lavori usuranti, lavoratori precoci, molte delle quali in scadenza a dicembre prossimo.
Pensione anticipata RITA del fondo pensione
Una via di pensionamento anticipata la assicura anche il fondo pensione con la RITA (rendita integrativa temporanea anticipata). Il fondo pensione è innanzitutto uno strumento di risparmio privato con cui costruirsi una pensione integrativa da affiancare alla pensione pubblica. Soprattutto nel caso della pensione anticipata, in cui si versano meno contributi e la speranza di vita è maggiore, l’ammontare dell’assegno pensionistico è insufficiente a garantire un buon tenore di vita perché spesso di molto inferiore rispetto al reddito da lavoro. La scopertura previdenziale aumenta per i liberi professionisti e gli autonomi, che rispetto ai lavoratori dipendenti versano alla propria gestione previdenziale senz’altro un’aliquota contributiva inferiore nel corso della carriera.
Con la pensione integrativa, quindi, si può contare su un’entrata preziosa se non essenziale. Inoltre, con la RITA si può accedere prima a quanto accumulato, ossia, fino a 5 anni prima della pensione di vecchiaia così da poter contare su un reddito ponte dalla cessazione dell’attività lavorativa e la pensione di vecchiaia. L’anticipo arriva a 10 anni se l’occupazione al momento della richiesta della RITA è prolungata (almeno 24 mesi).
Un motivo in più per sottoscrivere un fondo pensione, oltre ai suoi notevoli vantaggi, come la deducibilità fiscale.