Nuovo appuntamento con la rubrica “l’esperto risponde” con le domande selezionate per il mese di febbraio 2021. Pensionamento, funzionamento del comparto garantito e convenienza della deduzione fiscale tra gli argomenti selezionati.
Partecipare e inviare le vostre domande è semplice: oltre ai nostri contatti e all’indirizzo email dedicato risponde@propensione.it, sulla nostra pagina facebook ci sarà un form apposito in cui inserire la richiesta. Vi aspettiamo per chiarire i vostri dubbi sul mondo della previdenza integrativa.
Buona lettura!
Pensione integrativa erogata al mio pensionamento, se posticipato che succede? Michele ci scrive.
Salve, ho 35 anni e vorrei iniziare a risparmiare in un fondo pensione. La data di riscatto finale è il pensionamento (per esempio 68 anni)? Se il termine viene posticipato per nuove leggi che succede. Grazie mille. Michele.
Caro Michele,
la pensione integrativa si può richiedere al proprio fondo pensione dopo almeno 5 anni di partecipazione alla previdenza integrativa (qualsiasi sia il fondo pensione) e alla maturazione dei requisiti per il pensionamento nel regime obbligatorio di appartenenza, da intendersi quindi come prima data utile per accedere alla pensione pubblica (es. pensione anticipata o di vecchiaia) e secondo la normativa via via vigente.
Nel caso di necessità, inoltre, è possibile richiedere anticipatamente quanto accumulato nel fondo pensione. In particolare:
- in fase di accumulo richiedendo anticipazioni o riscatti della posizione a fronte di specifiche esigenze
- in prossimità del pensionamento, se smetti di lavorare prima, richiedendo la R.I.T.A. – rendita integrativa temporanea anticipata, che consente di anticipare il pensionamento con il fondo pensione fino a 5, o in alcuni casi 10 anni, rispetto alla pensione di vecchiaia.
Comparto garantito del fondo pensione, che garanzie mi offre? Sempre Michele ci scrive.
Per comparto garantito si intende che ci sono clausole che garantiscono un ritorno minimo? Oppure che viene garantito il capitale in caso di problemi di solvibilità della società emittente?
Caro Michele,
Il comparto garantito è quella linea di gestione del fondo pensione che prevede la garanzia di restituzione del capitale, ossia garantisce la restituzione di almeno quanto versato al fondo pensione (al netto dei costi) anche in caso di rendimenti negativi. Solo se espressamente previsto, ma ormai si tratta di una garanzia poco diffusa, può essere garantito anche un rendimento minimo.
La garanzia opera obbligatoriamente in caso di:
- pensionamento (ossia, nel momento in cui deve essere erogata la pensione integrativa);
- riscatto per morte (ossia, quando il montante accumulato è riscattato dagli eredi o beneficiari dell’aderente defunto);
- riscatto per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo (ossia, quando il montante accumulato è riscattato dall’aderente per sopravvenuta invalidità);
Il comparto garantito è adatto a chi ha un breve periodo a disposizione o comunque in prossimità del pensionamento dal momento che offre rendimenti tendenzialmente inferiori rispetto ad altre linee di investimento più dinamiche, quest’ultime più indicate quindi per profili giovani.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, per tutti gli strumenti di previdenza integrativa è prevista per legge l’impignorabilità e l’intoccabilità delle somme versate al fondo pensione sia da parte di eventuali creditori del gestore del fondo pensione sia di quelli dell’aderente, a prescindere di aver aderito ad un comparto garantito.
Deduzione fiscale o meglio l’esenzione a scadenza? Alessandro ci scrive.
Buongiorno, sono iscritto alla previdenza complementare dallo scorso anno, vorrei porre il seguente quesito: ho un orizzonte temporale prima del pensionamento di 15-17 anni circa, se decido di non dedurre i versamenti con quale aliquota verrà tassata la mia rendita? E’ comunque sempre vantaggioso dedurre i versamenti ? ( attualmente verso 5000€ annui con un reddito lordo annuo di circa 22000€). Grazie. Alessandro.
Caro Alessandro,
Le strade possibili sono due:
- dedurre i contributi: grazie alla deducibilità fiscale e sulla base del reddito sopra indicato riceverà ogni anno un risparmio fiscale pari al 27% di quanto versato (fino a 5.164,57 euro annui) e, una volta raggiunta l’età pensionabile la parte di prestazione finale composta da questi contributi dedotti verrà tassata con un’aliquota che va dal 15% e che dopo 15 anni di partecipazione alla previdenza integrativa si abbassa dello 0,30% all’anno fino ad arrivare a un minimo del 9% (nel suo caso ipotizzo arriverà a circa il 14,40%). Dunque grazie alla deducibilità risparmia il 27% di quanto versa e alla fine dovrà restituire il 14,40% avendo in conclusione un risparmio totale pari al 12,60% (27 – 14,40).
- dichiarare i contributi come non dedotti: se non deduce i contributi allora questi alla fine non verranno tassati in fase di erogazione e saranno dunque del tutto esenti dalla tassazione finale.
Tra le due alternative se possibile è sempre più conveniente dedurre in quanto la tassazione finale non annulla mai il vantaggio fiscale ottenuto grazie alla deducibilità fiscale.
Ho quasi 67 anni, posso aderire alla previdenza integrativa? Antonio ci scrive.
Buongiorno, sono un medico del 1955 dipendente pubblico, la cui età pensionabile di vecchiaia è 67 anni, ma ho aderito alla proroga che consente ai medici di posticipare l’andata in pensione a 70 anni di età. Siccome ho compiuto 66 anni e ad oggi sarei a 10 mesi dall’età di vecchiaia del regime obbligatorio di appartenenza, non ho diritto alla sottoscrizione del f pensione oppure posso aderire in quanto ho prorogato l’andata in pensione ai 70 anni in maniera volontaria? Grazie mille. Antonio.
Caro Antonio,
ti confermiamo che dal momento che continui ad esercitare l’attività lavorativa puoi ancora aderire alla previdenza integrativa. Infatti, per i lavoratori non ci sono limiti di età per l’adesione al fondo pensione. Il limite massimo dell’adesione prima dell’anno mancante alla pensione di vecchiaia vale solo per coloro che non esercitano più l’attività lavorativa e sono andati in pensione usufruendo di vie anticipate.
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