In particolare:
- la dichiarazione 730 precompilata sarà disponibile online dal 5 maggio 2020 anziché dal 15 aprile come nel 2019
- anche la scadenza per presentare la dichiarazione 730 slitta al 30 settembre 2020 rispetto al 23 giugno dell’anno scorso
- ci sarà più tempo a disposizione per contribuenti, datori di lavoro e professionisti per comunicare i dati necessari alla predisposizione del modello 730 precompilato. Il termine per trasmettere all’Agenzia delle entrate la Certificazione Unica che attesta i redditi del contribuente e l’invio telematico delle spese sostenute che danno diritto a detrazioni e deduzioni fiscali dall’IRPEF è prorogato al 31 marzo 2020 rispetto al 9 marzo originario.
Cosa cambia per i rimborsi IRPEF?
Per esempio, chi presenta il 730 a giugno, riceverà il conguaglio (a credito o a debito) nella busta paga di luglio.
Che impatto avranno queste misure sulla previdenza integrativa?
Per quanto riguarda la deduzione fiscale dei contributi versati alla previdenza integrativa nel 2019 sul reddito da dichiarare ai fini IRPEF nel 2020, a parte un leggero slittamento dei termini come detto, non cambia nulla e si potrà sempre contare sul grande risparmio fiscale che ne deriva.
Una volta compilato nella riga corrispondente l’importo dei contributi previdenziali versati nel fondo pensione (comunicati dal gestore direttamente all’agenzia delle entrate entro il 31 marzo), si ottiene il rimborso nel mese successivo a quello della presentazione.
Queste misure vengono incontro alle aziende, ai professionisti e ai contribuenti permettendo loro di avere più tempo a disposizione, senza che nello stesso tempo “tutto si fermi” ma continui in linea con il momento di emergenza che il Paese sta attraversando.