Per far fronte a questi trend demografici anche il nostro Paese ha previsto il graduale innalzamento dell’età pensionabile e modificato il sistema di calcolo pensionistico passando dal vecchio e più generoso sistema retributivo a quello contributivo.
A proposito di pensioni: la previdenza integrativa è indispensabile
Secondo Oreste Gallo, presidente del fondo pensione Cometa, la percentuale di adesione alla previdenza complementare in Italia è ancora troppo bassa, soprattutto alla luce del fatto che la coperta pubblica sta diventando sempre più corta. Il presidente di Cometa indica che, da una recente ricerca Mefop emerge come il 39% degli italiani in età lavorativa è preoccupato di perdere il lavoro e una percentuale analoga teme non avrà una pensione sufficiente. Si tratta di una preoccupazione reale infatti, le stime della ragioneria di Stato indicano per i dipendenti un gap previdenziale, cioè una differenza tra pensione pubblica e ultimo reddito pari al 30 – 40%.
Tuttavia la soluzione per colmare questo gap c’è ed è la previdenza integrativa: aderendo a un fondo pensione sin dall’inizio della propria carriera lavorativa sarà possibile contare su un integrazione dell’assegno pensionistico pubblico in media pari al 20%.
L’elaborazione di Progetica, società indipendente di consulenza in educazione e pianificazione finanziaria, assicurativa e previdenziale pubblicata su Milano e Finanza stima l’importo del versamento mensile da farsi al fine di avere una rendita composta da pensione pubblica e integrativa che copra il 90% dell’ultimo reddito da lavoratori:
L’importanza delle nuove tecnologie e di una pianificazione lungimirante
Il tema pensionistico è stato trattato da Milano e Finanza anche nel numero pubblicato il 30 novembre in cui, dopo aver analizzato nuovamente l’importanza di tutelarsi in vista della pensione viene riportato il parere di Sangita Chawla, head of retirement savings di Schroders, il quale fa riflettere sul fatto che i risparmiatori a livello globale non hanno aspettative realistiche riguardo allo stile di vita che vorrebbero dopo il pensionamento. Visto l’allungamento dell’aspettativa di vita, al termine della carriera lavorativa è giusto godersi il meritato riposo grazie a risparmi sufficienti. Secondo Sangita è opportuno che le persone inizino a risparmiare in maniera sostanziale, il prima possibile, nell’arco dell’attività lavorativa e che valutino, ben prima del pensionamento, il livello di reddito necessario a permettersi una buona pensione.