Anche questo mese proponiamo la rubrica di propensione.it “L’esperto risponde”, con le risposte alle vostre domande o dubbi e timori più significativi sul mondo previdenza integrativa.
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Ecco le risposte alle domande inviate a settembre 2019.
Buona lettura!
Due fondi pensione fanno due montanti distinti. Alessio ci scrive.
Buongiorno signori e complimenti sempre per il vostro lavoro. Avrei un paio di domande. La prima: se per ipotesi aprissi due Pip con emittenti diversi, i due montanti si sommerebbero ai fini di eventuale riscatto totale finale? La seconda: vorrei aprire un Pip ai miei due bambini, avete un prodotto da consigliare? Grazie anticipatamente e buon lavoro. Alessio.
Caro Alessio,
grazie per le tue belle parole. Ti confermiamo che, nel caso in cui tu sia interessato ad avere la prestazione finale in forma di capitale al 100%, una valida soluzione è quella di aprire due diverse posizioni di previdenza integrativa presso due gestori diversi (ad esempio due PIP come da te indicato). Infatti, il montante massimo da erogarsi in capitale (circa 75.000€) non viene calcolato in modo cumulativo tra i due fondi ma per singola posizione presso ogni gestore.
Per quanto riguarda i tuoi figli invece, ti confermiamo che abbiamo degli ottimi prodotti da proporvi. Contattaci in privato o chiamaci al numero verde 800-942491 così da analizzare insieme a un personal advisor la soluzione più adatta alle vostre esigenze e profilo.
Se vado prima in pensione che succede a quella integrativa. Valeria ci scrive
Salve, ci sono operazioni particolari da effettuarsi prima del pensionamento anticipato per evitare vincoli o penali di qualsiasi tipo? Vi ringrazio. Cordiali saluti. Valeria.
Cara Valeria,
se il tuo dubbio riguarda la possibilità di richiedere la prestazione finale, ti confermo che il sistema di previdenza integrativa prevede la possibilità di richiedere la prestazione finale al momento del raggiungimento dei requisiti per il pensionamento nel proprio regime pubblico di appartenenza (quindi anche in caso di pensione anticipata). Preciso che, per richiedere l’erogazione è sufficiente aver raggiunto i requisiti e non anche l’effettiva percezione della pensione pubblica, che può essere sempre rimandata.
Non ci risultano adempimenti particolari da effettuare prima della prestazione finale, salvo verificare caso per caso con ciascun gestore l’iter per richiedere la prestazione.
Se mio figlio andrà all’estero che sarà del suo fondo pensione. Paola ci scrive.
Buongiorno, vorrei aprire un fondo pensione a mio figlio. Visto che al giorno d’oggi è molto probabile che possa andare all’estero per lavoro, che ne è del suo fondo in quel caso? Grazie. Saluti. Paola.
Cara Paola,
se tuo figlio andrà a lavorare all’estero il suo risparmio previdenziale non sarà perduto, anzi. Lo potrà conservare e, se lo vuole, continuare a contribuire nel fondo pensione. Una volta rientrato in Italia potrà godere nuovamente anche della deducibilità fiscale. Altra alternativa è quella di riscattare il capitale accumulato.
Tieni conto, poi, che la normativa su questo fronte è in continua evoluzione e, con molta probabilità, ci sarà la possibilità di portare con sé quanto accumulato trasferendolo in un fondo pensione estero.
Posso versare nel fondo pensione il TFR pregresso. Alberto ci scrive.
Buongiorno, vorrei sapere se posso versare il TFR che ho accumulato in azienda in un fondo pensione. Grazie molte per la gentile risposta. Saluti. Alberto.
Caro Alberto,
puoi senz’altro versare in un fondo pensione il TFR maturando, quello cioè che maturerai dall’adesione in poi. Rispetto al TFR pregresso, questo dipende dalla tua azienda ed è possibile solo se questa acconsente all’operazione. A differenza del TFR maturando, infatti, non è obbligata a versare quello già maturato prima dell’adesione. Prova a proporglielo (potrebbe costituire un risparmio anche per il tuo datore di lavoro versare il tuo TFR maturato nel fondo pensione) e per qualsiasi esigenza siamo a disposizione per chiarire ogni dubbio.
Quota 100 resta valida nonostante le “turbolenze”. Giuseppe ci scrive.
Buongiorno. Per quanto riguarda la quota 100 le vorrei porre il seguente quesito: personalmente raggiungo i requisiti il 06 dicembre 2019 e dovrei avere la pensione il 01 aprile 2020. Praticamente con 62 anni di età e 41 di contributi. Un nuovo governo potrebbe modificare questa situazione ? O per lo meno per il 2019 dovremmo stare tranquilli? Saluti. Giuseppe.
Caro Giuseppe,
Quota 100 è stata introdotta, seppur in via sperimentale, per il triennio 2019-2021. Direi che, mancando veramente pochissimo al “traguardo”, puoi stare tranquillo e che finalmente potrai andare in pensione.
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