L’assicurazione vita funziona innanzitutto come gli altri contratti assicurativi. L’assicurazione in generale viene stipulata per coprire un rischio, cioè la possibilità che si verifichi un evento negativo futuro e per reperire preventivamente le risorse necessarie per fronteggiarlo. Accumulare somme sufficienti per far fronte a questo rischio spesso è un obiettivo quasi impossibile da raggiungere, viste le cifre ingenti e il più delle volte fuori dalle proprie capacità economiche.
Assicurazione vita: come funziona e costi
L’assicurazione sulla vita, quindi, funziona come un contratto di assicurazione dove si trasferisce il rischio alla Compagnia assicurativa attraverso il pagamento di somme (premio) decisamente inferiori.
Nel caso di una polizza sulla vita il rischio è di tipo demografico, attiene cioè ad eventi sulla vita dell’assicurato.
I costi dell’assicurazione sulla vita, quindi, consistono in sostanza nel pagamento del premio previsto dalla Compagnia per attivare la copertura, a sua volta determinato da diverse variabili che incidono sull’analisi del rischio. Rilevanti l’età anagrafica e lo stato di salute dell’assicurato, accertato tramite apposito questionario sanitario. A sua volta, poi, il premio assicurativo da corrispondere alla Compagnia per attivare la copertura comprende determinate spese, denominate anche caricamenti, come ad esempio le spese di emissione o di incasso e riportate nei set informativi della polizza tra i costi gravanti direttamente sul premio.
L’assicurazione sulla vita copre, come dicono le parole stesse, dalle possibili conseguenze dannose dovute al verificarsi di fatti attinenti la vita di una persona come la morte nel caso dell’assicurazione TCM (temporanea caso morte) o la perdita dell’autosufficienza nel caso della polizza long term care (LTC). La Compagnia assicurativa, quindi, a fronte del pagamento di un premio, si obbliga a pagare un capitale o una rendita al verificarsi dell’evento oggetto di copertura.
Nel caso si verifichi la morte dell’assicurato, il capitale spetta ai beneficiari indicati nella polizza TCM per garantirgli le risorse economiche necessarie, tutelandoli da possibili bisogni finanziari immediati e futuri.
Cosa comprende l’assicurazione sulla vita?
L’assicurazione sulla vita comprende, se è una tradizionale puro rischio TCM, la copertura per il caso di morte da qualunque causa. A questa copertura base, però, se previsto nel contratto, possono aggiungersi altre garanzie accessorie. In particolare, ci sono casi in cui la polizza sulla vita comprende l’invalidità permanente totale, che garantisce un sostegno economico per il sostentamento dell’assicurato a fronte dell’incapacità sopravvenuta di produrre reddito. O ancora, può essere previsto l’esonero dal pagamento dei premi, sempre nel caso in cui l’assicurato venga colpito da Invalidità totale e permanente. Altre volte può essere prevista la maggiorazione del capitale assicurato se la morte deriva da una determinata causa, come l ‘incidente stradale. Oppure, può essere prevista come garanzia assicurativa compresa nell’assicurazione sulla vita tcm, la copertura per il rischio di perdita dell’autosufficienza, meglio nota quale polizza ad hoc come assicurazione LTC (Long term care).
Assicurazione vita quando farla?
Un’assicurazione sulla vita TCM va fatta quando si hanno delle persone da tutelare, come i propri figli, il proprio compagno, o qualsiasi altro caro anche al di fuori del proprio nucleo familiare, soprattutto se economicamente dipendenti dall’assicurato.
Può essere il caso di un neo genitore che decide di stipulare una polizza vita quando la famiglia si allarga, per garantire un capitale che li sostenga nel caso di una sua improvvisa scomparsa e di conseguenza per poter affrontare tutte le spese presenti e future, come quelle per la casa o per gli studi.
Per esempio, Alberto, trentaduenne che è appena diventato papà, con poco più di 15 euro al mese riesce ad assicurare a Claudia e alla loro bimba Aurora un capitale di 150.000 euro, copertura che accompagna il suo nucleo familiare oltre la maggiore età della figlia (20 anni di durata).
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Un altro caso in cui la polizza vita conviene sottoscriverla è quello di un’attività con altri soci. Quando, infatti, il socio di una Società a responsabilità limitata (SRL) viene a mancare, l’altro o gli altri soci sono tenuti a liquidare le sue quote societarie agli eredi. Se tutti i soci stipulano un’assicurazione sulla vita TCM, con la società come beneficiaria, si garantiscono il capitale necessario, tutelandosi reciprocamente e consentendo di far sopravvivere il frutto del proprio lavoro.
Tipologie di Assicurazione Vita
Esistono diverse tipologie di assicurazioni sulla vita e il criterio principale per classificarle è innanzitutto distinguendo tra quelle per il caso di morte, che a sua volta può essere stipulata a vita intera dell’assicurato o a tempo determinato e quella per il caso di sopravvivenza, necessariamente temporanea. Quando in un unico contratto, poi, vengano assicurati entrambi i rischi si ha un contratto cosiddetto “misto”. Si parla quindi di Polizza Caso Vita, Assicurazione Vita Caso Morte e Polizza vita Mista.
Assicurazione Vita Caso Morte
Come anticipato l’assicurazione vita caso morte è considerata la polizza vita di tipo tradizionale. In caso di morte dell’assicurato durante il periodo di copertura, viene corrisposto un capitale, precedentemente scelto tra le condizioni della polizza, in favore di uno o più beneficiari prescelti. Lo scopo è tutelare le persone care, soprattutto dalle conseguenze economiche che derivano da un’improvvisa scomparsa. si tratta della cosiddetta polizza
Polizza caso vita
Questa tipologia di polizza prevede la corresponsione di un capitale o di una rendita nel caso in cui l’assicurato sia in vita al momento della scadenza della polizza prefissata. Il fine principale è quello di garantire un’entrata una volta raggiunta una certa età, oppure, di assicurare la prestazione in favore di un familiare o in generale diverso beneficiario prescelto, come eventualmente stabilito nel contratto di polizza.
Il suo scopo appare simile alla previdenza integrativa, dal momento che si va a tutelare lo stile di vita una volta in pensione o, comunque, in prossimità del termine della propria attività lavorativa. Tuttavia, si tratta comunque di strumenti differenti.
Polizza mista
Come dicono le parole stesse, si tratta di una polizza vita mista perché copre sia l’evento vita, alla scadenza della polizza, che il caso morte. Quindi, a fronte del premio, inevitabilmente più costoso rispetto ad una polizza TCM tradizionale, si assicura un capitale o una rendita a fronte di entrambe le evenienze.
Tra le assicurazioni sulla vita miste, ci sono le polizze Unit linked e Index linked, dei prodotti con una componente finanziaria, in virtù di un procedimento di capitalizzazione delle somme versate dagli assicurati, al fine di generare, poi, le risorse necessarie per l’ erogazione della rendita o del capitale. In particolare, il premio viene investito in un fondo di investimento (Unit Linked) o verrà legato all’andamento di un indice azionario (Index Linked), dal cui risultato dipende poi il valore del capitale da liquidare al momento della scadenza, con riscatto della polizza, o in caso di morte.
Assicurazione vita mutuo
Differente il caso dell’assicurazione vita per il mutuo, quindi abbinata allo stesso per l’acquisto della propria abitazione. Serve a proteggere nel caso di morte o di invalidità permanente totale per estinguere il debito residuo. Una garanzia, quindi, sia per l’istituto bancario che per gli eredi o cointestatari del mutuo. Non è obbligatoria, a differenza della copertura per incendio e scoppio, ma di fatto si tratta di assicurazioni molto diffuse. Nella polizza vita per il mutuo, inoltre, il capitale assicurato decresce man mano che diminuisce il debito residuo, seguendone l’andamento.
Per tutelare i propri cari, quindi, l’assicurazione vita mutuo è senz’altro utile ma bisogna tenere sempre presente che, se sottoscritta esclusivamente con tale finalità, non garantisce somme ulteriori alla parte mancante del mutuo.
Come fare l’assicurazione sulla vita
Una polizza sulla vita va sottoscritta secondo le proprie esigenze. Ecco come fare l’assicurazione sulla vita TCM e gli step essenziali per scegliere una protezione su misura:
Assicurazione vita: a chi spetta?
Il primo passo essenziale è capire il bisogno di protezione per il quale si sottoscrive l’assicurazione vita, individuando a chi spetta la prestazione in caso di morte dell’assicurato. Bisogna quindi individuare il/i beneficiario/i della polizza, come il coniuge, i figli o altre persone care.
L’assicurazione sulla vita non si eredita, quindi, non entra nell’asse ereditario secondo le regole ordinarie di successione. Ciò significa che può essere scelta qualsiasi persona come beneficiario, anche al di fuori del nucleo familiare e, soprattutto, non è prevista alcuna imposta di successione.
Assicurazione vita: quanto copre?
Il secondo punto è capire quanto voglio garantire al beneficiario della polizza? Occorre stabilire l’importo di capitale che si vuole assicurare. In genere, sono previsti dei limiti minimi e massimi entro i quali si può stipulare l’assicurazione vita, come ad esempio un minimo di 5.000 euro ed un massimo di 300.000 euro.
L’importo prescelto può anche essere suddiviso in percentuali differenti se ci sono più beneficiari, a seconda delle proprie esigenze. Per esempio, dei 200.000 euro che mi voglio assicurare, decido che il 70% spetti al coniuge mentre il restante 30% sia suddiviso in parti uguali tra i figli.
Polizza vita per quanti anni?
Importante, poi, è scegliere la durata del contratto, quindi il numero di anni per il quale, a fronte del pagamento del premio, si è coperti?
Sono previste diverse durate, a partire dal minimo di un anno. Per esempio si può stipulare l’assicurazione sulla vita per 10 anni, così da essere protetti per un lasso di tempo opportuno e poter ottenere un importo di premio conveniente nonostante l’aumento dell’età anagrafica nel corso della copertura (una variabile che incide nella determinazione del premio). Oltre ad una durata minima, può essere prevista anche una durata massima (al momento della sottoscrizione), come ad esempio ventennale.
Assicurazione vita migliore: quale scegliere
Infine, bisogna scegliere l’assicurazione vita migliore sia da un punto di vista economico, con quindi delle tariffe di premio il più possibile vantaggiose, che qualitativo, perché maggiormente rispondente alle proprie esigenze. Per esempio, ci sarà chi preferisce una polizza con premio e capitale costanti per il solo rischio morte, chi invece una copertura aggiuntiva per invalidità permanente ma che a fronte di un premio costante preveda un capitale decrescente, o viceversa.
Assicurazione sulla vita preventivo
Grazie al preventivo dell’assicurazione sulla vita è possibile calcolare quale potrebbe essere il premio da pagare per la copertura richiesta.
La preventivazione della polizza vita TCM, si ottiene con pochi dati essenziali, scegliendo l’ammontare del capitale da assicurare, la durata della copertura ed indicando la propria età anagrafica. Spesso viene richiesto anche se si è un fumatore o meno, trattandosi di una variabile che incide sul profilo di rischio e quindi sulla determinazione del premio.
Grazie al preventivo, quindi, si è in grado di scegliere la copertura assicurativa sulla vita migliore per il proprio profilo e maggiormente in linea con le proprie capacità economiche.
Il premio assicurativo preventivato, in genere indicato con frequenza sia mensile che annuale, deve essere poi confermato con la compilazione di un questionario sanitario in fase di sottoscrizione del contratto di polizza.
Assicurazione vita online
Un fattore determinante per molti è che la polizza vita sia online, quindi con possibilità di calcolare il preventivo e sottoscrivere il contratto direttamente dal proprio computer, senza doversi recare nelle sedi fisiche degli intermediari. Oltre alla comodità dell’assicurazione vita online, ci sono almeno altri due vantaggi: in genere si tratta di polizze meno costose e, soprattutto, essendo consultabili nei diversi siti internet è possibile fare un confronto per capire quale sia la polizza vita migliore e quale scegliere.
Assicurazione sulla vita: quanto costa
Il costo di un’assicurazione sulla vita si sostanzia nell’ammontare del premio (mensile o annuale) da corrispondere, che è influenzato principalmente dall’età dell’assicurato e dal suo stato di salute, oltre che dall’ammontare del capitale che si vuole assicurare e le garanzie prestate, dalla durata della copertura e dai costi di gestione, detti caricamenti. Legato allo stato di salute e conseguente misura del rischio, infine, incide lo status di fumatore o non, nonché le abitudini di vita, quindi professione e sport praticati. Come anticipato, è possibile conoscere il possibile costo della polizza vita, quindi l’ammontare del premio, già in fase di preventivazione, da confermare nella fase successiva di sottoscrizione con la compilazione di un questionario sanitario.
Assicurazione sulla vita detraibile
L’assicurazione sulla vita è detraibile nel 730 dal reddito IRPEF, quindi il premio corrisposto annualmente può essere portato in detrazione nella misura del 19%.
L’ammontare massimo del premio per la polizza vita detraibile varia a seconda della tipologia di copertura:
- 530 euro nel caso di assicurazione vita per il rischio morte (tcm) o per invalidità permanente di almeno il 5% (IP)
- 1.291,14 euro nel caso di assicurazione per la non autosufficienza (al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente
L’assicurazione sulla vita conviene, quindi, anche da un punto di vista fiscale non solo per la detrazione del premio pagato ma anche perché la prestazione erogata è esente da tassazione e non soggetta a imposta di successione.
Polizza vita ISEE
Infine, al pari del fondo pensione, anche l’assicurazione sulla vita TCM, non essendo riscattabile, non deve essere inserita nella DSU dell’ISEE.
Mentre, in tutti i casi in cui la polizza vita risulta anche riscattabile, quindi, con un capitale potenzialmente fruibile in qualsiasi momento, al contrario va dichiarata, concorrendo nel calcolo dell’ISEE.
Rientrano, quindi, i contratti di assicurazione vita mista o quelli di capitalizzazione, nonché quelle polizze a premio unico anticipato.
In questi casi, quindi, vanno dichiarati nella DSU i premi versati complessivamente nel periodo di riferimento della dichiarazione ISEE (quindi al 31 dicembre dei 2 anni precedenti).
L’assicurazione sulla vita è uno strumento di protezione che permette di tutelare le persone care da un evento negativo ed inaspettato. Un gesto di responsabilità per chi conta su di te.
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