Pepp: le novità dal salone del risparmio 2018. “Pronti, partenza, Pepp!”
Pepp: il punto di vista della Commissione UE
Pepp come prodotto di pensione integrativa paneuropeo: dalla frammentazione all’unitarietà
- La riduzione della frammentazione del mercato europeo della previdenza integrativa;
- Favorire gli scambi intracomunitari;
- Consentire ai fornitori economie di scala che, a fronte di un aumento dell’offerta, aiuteranno a ridurre i costi medi dei prodotti di previdenza integrativa;
- Diversificare i rischi;
- Aumentare le opportunità di investimento e rendita per il consumatore;
- Stimolare l’innovazione;
- Incentivare la concorrenza nella vendita dei prodotti di previdenza integrativa paneuropei;
Pepp: la pensione del futuro per i lavoratori del futuro?
Sondaggio in sala: il parere del pubblico sui Pepp
La seconda parte della conferenza ha visto coinvolto anche il pubblico, tramite un sondaggio interattivo, i cui risultati venivano mostrati e analizzati in diretta dai relatori.
Con la prima domanda è emerso che il 91% del pubblico è favorevole alla creazione di un mercato unico europeo in ambito previdenziale. Nello specifico, per il 65% dei presenti, l’aumento della concorrenza porterebbe un vantaggio ai risparmiatori e per il 26%, grazie ai Pepp, gli operatori potrebbero ampliare il proprio business in ambito previdenziale.
Anche in una prospettiva meramente italiana il 94% dei presenti ritiene che i Pepp saranno utili: per il 70% dei presenti un prodotto previdenziale europeo potrebbe rispondere a esigenze diverse rispetto ai prodotti di previdenza integrativa nazionali, soprattutto per quanto riguarda la richiesta di flessibilità per i lavoratori in costante movimento, e per il 24% potrebbero far fronte alle mancanze del sistema di previdenza complementare in Italia.
Ma nello specifico, quali fattori dovrebbero caratterizzare i Pepp? Il pubblico ha risposto in modo variegato dando importanza in primo luogo ai vantaggi fiscali (28%), a seguire la portabilità del prodotto (22%) quasi alla pari dei costi di gestione limitati (21%), seguiti dalla possibilità di scegliere la forma di erogazione delle prestazioni (18%) e da ultimo la possibilità di ritirare tutto in forma di capitale (11%).
Secondo il 97% del pubblico il successo dei Pepp dipenderà in primo luogo dal vantaggio fiscale, che per il 49% del pubblico dovrà essere uguale in tutti gli Stati membri dell’UE, per il 22% dovrà essere almeno pari a quello dei prodotti nazionali, mentre per il 17% dovrà essere superiore rispetto ai vantaggi previsti a livello nazionale. Approfondendo il tema dei vantaggi fiscali, alla domanda specifica su cosa dovrebbe prevedere un regime fiscale di favore per i Pepp, il 33% del pubblico ha ritenuto necessaria una esenzione/agevolazione in fase di erogazione della prestazione, il 30% ritiene utile prevedere un’esenzione sulla tassazione dei rendimenti, mentre il 19% auspica la presenza di incentivi all’ingresso e il 18% vorrebbe vedere applicate le stesse agevolazioni fiscali riconosciute ai prodotti previdenziali nazionali.
Dal sondaggio è emerso che i Pepp saranno vantaggiosi in primo luogo per i risparmiatori (38%) e per i c.d. “mobile workers” (36%), oltre che per l’asset manager (17%) e le assicurazioni (9%).
Una netta divisione di pensiero è emersa relativamente alla necessità di prevedere la garanzia di restituzione del capitale versato, indipendentemente dai risultati degli investimenti del fondo. Infatti il 52% dei presenti in sala ha risposto che sarà necessario prevedere una garanzia, mentre al contrario, per il 48% non è necessario prevedere la garanzia, ritenendo più importanti i rendimenti, i costi e una gestione personalizzata.
La domanda finale, quella più importante, ha voluto sondare quanti del pubblico sarebbero interessati a investire in un Pepp e il risultato è stato positivo: il 57% dei presenti in sala si è espresso in modo favorevole, mostrando un grande interesse per un prodotto di previdenza integrativa paneuropeo, mentre il 33% non si è ancora espresso in quanto non ci sono ancora sufficienti informazioni per potersi esprimere.